La Stagione delle Ombre di Hideo Yokoyama è un romanzo che a buon diritto viene classificato tra i gialli perché ci sono indagini, pedinamenti e misteri. Ma non è un thriller nel senso pieno del termine, non ci sono eroi ribelli e scene adrenaliniche ad alto rischio, infatti non è un giallo classico.
Chi cerca inseguimenti, colpi di scena o indagini mozzafiato, potrebbe rimanere spiazzato. Ma se si apprezzano le storie dense, riflessive e cariche di tensione silenziosa, allora questo è un libro davvero affascinante.
La storia si ambienta presso gli uffici della polizia nazionale della Prefettura D. Una sede periferica, poco curata e poco ospitale, il funzionario Futawatari, sovrintendente del dipartimento Affari Generali, è alle prese con i trasferimenti interni del personale, una vera seccatura per chi se ne occupa e un momento molto atteso per chi vuole aumentare di grado. Sembra un’operazione burocratica anche abbastanza noiosa, in realtà si manifesta complessa e difficile a causa di alcuni eventi che potrebbero minare la granitica struttura gerarchica sulla quale si basa tutto il sistema degli uffici.
Si dipanano così storie personali incastrate nel complesso sistema del dipartimento e tocca a Futawatari e ai suoi assistenti fare luce su vicende apparentemente banali che però minacciano di distruggere tutti i complessi meccanismi artefici del buon andamento della macchina organizzativa della sede della polizia.
La scrittura è molto curata, quasi ipnotica, e l’autore riesce a creare un’atmosfera sospesa, a tratti opprimente, che avvolge piano piano. Yokoyama non ha fretta: preferisce mostrare i retroscena del potere e i conflitti interiori dei personaggi con lentezza, ma con grande precisione.
È un libro che richiede attenzione e pazienza, ma che sa ripagare con una profondità rara. Non è una lettura da “divano e popcorn”, ma più una di quelle che restano dentro e che ti fanno pensare anche a distanza di giorni.
Consigliato a chi ama i gialli d’atmosfera, cerca una scrittura di qualità, apprezza romanzi introspettivi e riflessivi e ama la cultura di quel mondo lontano e affascinante seppure chiuso talvolta in apparenti contraddizioni e rigide strutture sociali.
Sconsigliato a chi vuole ritmo veloce e azione e cerca una trama ricca di eventi e colpi di scena
In definitiva, La Stagione delle Ombre è un romanzo che si fa apprezzare per quello che non dice, per ciò che suggerisce tra le righe. Un giallo diverso dal solito, che vale la pena leggere con il giusto stato d’animo.
Hideo Yokoyama
Ha lavorato per dodici anni come giornalista d’inchiesta a Tokyo, prima di diventare uno dei più noti scrittori giapponesi. La sua rigorosa etica del lavoro ha fortemente condizionato i comportamenti ossessivi dei personaggi nei suoi romanzi. Nel gennaio del 2003 è stato ricoverato per un attacco cardiaco in seguito a una sessione di lavoro durata settantadue ore. Per Mondadori ha pubblicato Sei Quattro (2017) e Uno Sette (2018).