Skip to the content
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
  • Chi siamo
  • La redazione
  • Collabora con noi
  • Contatti
  • Seguici via mail
  • Newsletter
Menu
Expand search form

apertura, interviste, Libri

La Ravenna di Luca Ciarabelli

29 Settembre 2009
barbara barbieri


luca ciarabelli
La Ravenna di Luca Ciarabelli
il maestrale
Compralo su Compralo su Amazon

MilanoNera ha incontrato Luca Ciarabelli, nato a Città di Castello, Ravennate d’adozione, durante la presentazione, a Punta Marina Terme (RA), del suo romanzo Il bambino che fumava le prugne, edito da Il Maestrale.

Il tenente Bonarroti è chiamato ad indagare sull’incidente avvenuto nella Chiesa di Sant’Apollinare, a Ravenna, ai danni dell’archeologo Baldini, precipitato da un’impalcatura mentre era intento a picconare un mosaico. Si scopre subito che l’incidente in realtà è un omicidio, perpetrato con un raro veleno estratto dalle prugne.
Non è l’indagine a farla da padrona in questo romanzo, bensì una Ravenna surreale, sospesa nello spazio e nel tempo, metafisica, circondata da paludi, immersa nella calura estiva che la rende quasi una città fantasma e talmente spossata che nulla accade, popolata da stregoni, comari e compadri, che parlano una lingua tutta loro. Una città stanca. Una città orgogliosa dei suoi precedenti storici, abilmente raccontati dall’autore, appassionato di filosofia, che ci regala bei dialoghi e pensieri profondi, oltre a nozioni storiche mai pesanti.
Nonostante tutte queste sfumature, il mistero si infittisce ed il giallo prosegue fino all’ultima pagina.
A novembre il secondo romanzo di questo promettente e simpatico autore.

Il romanzo parte come un giallo, per poi dare spazio alla vera protagonista, la filosofia. Il vero giallo è la ricerca dell’uomo, di sé stessi?
Sì. Nel mercato attuale è necessario dare delle etichette. Il romanzo è venduto come giallo, si parte da una situazione tipica del genere, l’omicidio, l’investigatore che deve risolverlo, ma poi c’è molto spazio per l’introspezione e la storicità.

Come ti è venuta l’idea del romanzo, ambientato a Ravenna?
Lavoravo qui a Ravenna in una multisala cinematografica, una di quelle amenità americane, e con un mio compagno di lavoro, che ho ringraziato alla fine del libro, in quei pomeriggi in cui non c’era nulla da fare, è nato l’embrione della storia. Più ampiamente, ho sempre avuto in animo di scrivere di Ravenna e questo libro è un omaggio a Ravenna, alla sua storia millenaria, alle bellezze che ci sono a cui purtroppo nessuno sembra più farci caso, va più la riviera che il centro storico. C’era la voglia di parlare di questo luogo, di entrare nelle sue viscere e di riviverne la storia.

Da qui la volontà di non descrivere la Ravenna contemporanea, ma una città sospesa nel tempo?
Certe descrizioni hanno molto a che fare con il verismo magico della letteratura sudamericana, che prendo a modello. L’idea, la sfida, era di cimentarsi in un genere molto forte come quello del giallo per colorarlo con scene, ambientazioni, pennellate, se vuoi, che appartengono ad un mondo diverso. Gli scrittori sudamericani vengono spesso tacciati di essere dei visionari, Màrquez replica che non sono dei visionari, ma dei cronisti; la loro realtà è talmente magica che basta guardarla e raccontarla. Io invece non vedo del magico, devo inventarlo. Ho lavorato di fantasia. L’idea era quella di costruire una Ravenna che credo che ben pochi abitanti possano riconoscere e che a me piacerebbe fosse vera. E’ un mondo possibile.

La filosofia è la tua passione?
La filosofia mi ha sempre interessato, ma non mi do credenziali da filosofo. Comunque è un amore che coltivo da sempre.

Quanto c’è di autobiografico nel tenente?
C’è tanto. Il tenente come me è uno straniero in terra straniera, deve farsi tradurre le parole in dialetto, altrimenti non capisce quello che gli altri dicono, c’è l’insonnia di cui io soffro, c’è la sua solitudine, in fondo, i suoi amori particolari. E c’è il fatto che sente il tempo trascorrere senza un apparente senso, per questo il tenente frequenta corsi di filosofia, per ricercare quel senso, la realtà di tutti i giorni non gli basta.

barbara barbieri

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra) Pinterest
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Tumblr
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra) Reddit
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) Telegram
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Stampa
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp

Articoli correlati

archeologofilosofiaRavenna
Previous Post Next Post

Potrebbero interessarti anche...

8 Dicembre 2017

I grandi ospiti del Noir In Festival: Roberto Costantini.

20 Ottobre 2018

Sola nell’auto

20 Giugno 2009

Assassinio in libreria

Noir

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
  • La donna che uccideva le fate – Gesuino Nemus
  • Come un fiore di papavero scuro – Maryla Szymiczkova
  • L’estate delle spie – Tess Gerritsen
  • Il tempo della fine- Katrine Engberg
  • I sei delitti di Daphne St. Claire – Mackenzie Common
  • Libri per ragazzi: Il mistero dei diamanti. Jerry & Maya Detective Agency – Martin Widmark

Dall’archivio di MilanoNera

  • Mele marce
    Mele Marce è il quarto libro di Juan Madrid pubblicato in Italia dopo Amazzonia: un …
  • Doppio delitto al Grand Hotel Miramare
    Doppio delitto al Grand Hotel Miramare. Le indagini del commissario Berté Dopo una latitanza di …
  • La fabbrica delle stelle
    Dopo aver perso il lavoro di portavoce di un sottosegretario al Viminale, è tornato in …
  • Caminito – Maurizio de Giovanni
    Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi Con Il pianto dell’alba e la tragica fine della moglie …
  • Il palazzo delle lacrime – Paolo Grugni
    Nel 1976 Berlino è divisa in due dal Muro innalzato quindici anni prima: siamo in …
  • Divorare il cielo
    Un gruppo di ragazzi, ambientalisti, sognatori e ribelli, si raduna a vivere in una masseria …

Da riscoprire

  • 19 Maggio 2021

    I buoni vicini – Sarah Langan

  • 29 Giugno 2012

    Il momento è delicato

  • 22 Agosto 2018

    Le nebbie di Massaua

  • 30 Aprile 2018

    A noi donne basta uno sguardo

  • 11 Gennaio 2022

    Enigma Majorana – Stefano Mancini

  • 22 Aprile 2020

    Racconti del Crimine – Tanizaki Jun’ichiro

  • 8 Febbraio 2021

    Sei tu la mia ossessione – Ninni Schulman

  • 5 Maggio 2020

    John Banville – Il cerchio si chiude

  • Chi siamo
  • La redazione
  • Collabora con noi
  • Contatti
  • Seguici via mail
  • Newsletter

MilanoNera

MilanoNera

Close Menu
    Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.