La morte, il diavolo e Martin Bora



ben pastor
La morte, il diavolo e Martin Bora
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Il variegato affresco antologico di Ben Pastor si avvia con tre flash su Martin Bora, l�ufficiale della Wermacht, l�uomo giusto nella divisa sbagliata. Lo incontriamo in Ucraina coinvolto in un�indagine mentre si appresta da affrontare l�inferno del fronte russo, a Praga nel 42�, obbligato a un pericoloso doppiogioco e sull�Appennino costretto a risolvere il mistero di un rapimento, conclusosi in una strage.

Il tema della giustizia domina la seconda parte e ci trascina nell�accurata indagine secentesca milanese del tormentato Luogotenente spagnolo Olivares. Con la peste manzoniana che incombe, Olivares per imporre vera giustizia sfider� convinzioni e coscienza, annullando il suo credo. Poi, con un salto temporale di quasi trecento anni, saremo in trincea, a Natale del 1918, per sfamare dei poveri fanti e, 76 anni dopo, a Sarajevo in una trama poliziesca sulla morte di un soldato ONU.

La terza parte invece, intrisa di sovrannaturale, ci presenta i morti viventi dell�Ombra di Achille, gli aristocratici fantasmi di Nino Bixio, i sogni greci indotti dalla ieratica bellezza di Kiria e attraverso i ricordi degli amanti della bruja spagnola Remedios chiude un cerchio ideale riconducendoci alla giovinezza impetuosa di Martin Bora.

patrizia debicke

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