Un romanzo nel romanzo, finali multipli a sorpresa caratterizzano questo libro intrigante che avviluppa il lettore mescolando abilmente il giallo con il romance, la fiction con la realtà.
Il 29 marzo Salani editore ha organizzato un incontro dei bookblogger con Romano De Marco, che ha parlato di questo nuovo libro, insolito per lui: l’argomento non è il giallo d’azione, ma il mondo degli scrittori, le loro nevrosi e il loro processo creativo. Leggendo il libro, balzano alla mente caratteristiche di personaggi noti o meno noti, l’insoddisfazione nonostante il successo, il desiderio di emergere sempre di più, la tensione verso obiettivi sempre diversi, l’invidia, ben nascosta, verso chi è superiore nella tecnica narrativa e nella profondità degli argomenti trattati. De Marco, ormai al tredicesimo libro, fa parte di quell’ambiente e, come sempre, ama raccontare quello che conosce bene: nello stesso tempo, soddisfatto della sua vita personale e della sua carriera di manager e di scrittore affermato, dice di non sentirsi in corsa affannata verso mete sempre più ambiziose.
Il protagonista, Mattia Lanza è un autore affermato, il più famoso del momento, ricco e con una vita invidiabile finchè la tragedia invade la sua famiglia, togliendogli la capacità di scrivere ancora. La moglie e i figli vengono massacrati nella loro casa, lui viene accusato e deve subire un processo da cui esce scagionato. È necessario trovare un luogo dove ritirarsi in solitudine, staccare la spina e tornare a scrivere qualcosa che lo faccia passare alla storia: ha bisogno di un cambiamento e la casa sul promontorio di Punta Acqua Bella, vicino a Ortona sembra essere l’ideale. L’incontro con una donna bellissima e piena di charme, che abita nella casa vicina, fa scattare una scintilla e gli ispira l’argomento giusto per il suo capolavoro, dove vita e scrittura si amalgamano perfettamente, in una catarsi che sembra cancellare i fantasmi del passato e del presente. Non tutto è risolto: incubi, presagi, ombre misteriose lo perseguitano e sembrano concretizzarsi…
I conflitti personali del protagonista e la sua evoluzione si confrontano con la schiavitù ai propri desideri e con la difficoltà ad accettare obblighi morali e sociali: una via d’uscita è la catarsi attraverso l’opera creativa, l’autoanalisi attraverso la scrittura.
Attorno alla storia e ai protagonisti c’è la natura di un luogo bellissimo, a picco sul mare, e la sua Ortona di cui descrive anche momenti di storia.
Lo scrittore passa con disinvoltura dalla suspense al colpo di scena, cambia registro per narrare la storia d’amore tra Eva e Mattia, varia tono e ritmo a seconda del momento, catturando così l’attenzione del lettore e portandolo ai finali (non solo uno!) che lasciano stupefatti.
Nell’altalena tra reality e fiction La casa sul promontorio ” è un crime imperdibile, di un maestro del genere