Ricco di suspence, con atmosfere dark e una protagonista unica; questo e molto di più nel noir che segna il debutto letterario di Daria Shualy: “La calda estate di Mazi Morris” edito da Neri Pozza. La trama?
È un giorno di luglio dell’estate più torrida di sempre (2014) e mentre i razzi cadono su Tel Aviv, Jasmin Shechter, figlia del re degli affari della città, svanisce nel nulla. I potentissimi Shechter non vogliono scomodare le forze dell’ordine dato che ogni tanto Jasmin sparisce, e poi ricompare e pensano che anche questa volta sarà lo stesso.
Il marito Dudi, invece, non si dà pace e si rivolge a Mazi Morris, ex amica d’infanzia, ex poliziotta e ora investigatrice privata. Anche se il suo nome in ebraico significa fortuna, Mazal, per tutti solo Mazi, di fortuna nella vita ne ha avuta davvero poca. Dopo un’infanzia segnata dal dolore e un’adolescenza in cerca di un posto da chiamare casa, si era salvata da se stessa entrando in polizia. Inadatta alle relazioni sentimentali e sessualmente sfrenata, più dura e più veloce dei colleghi maschi, era diventata presto la punta di diamante della squadra investigativa. Fino a quel giorno terribile in cui era stata cacciata: “ Erano passati due anni dalla notte di cui sapeva troppo e ricordava poco, la notte a causa della quale aveva perduto tutto. Indossò la parrucca bionda, mise le lenti a contatto verdi, infilò le scarpe tacco dieci e se ne andò in via Allenby, a bere e sfogarsi fino a dimenticare tutto un’altra volta”. Per questo Mazi Morris ora non può rifiutare l’incarico. La donna che non ha più niente, nemmeno un distintivo da mostrare, sfreccia in sella alla sua moto per le strade roventi di Tel Aviv in cerca di Jasmin, bella e favolosamente ricca, la donna che ha avuto tutto, tranne un motivo per voler sparire. Morris si trova quindi senza distintivo e con poche risorse. Ma quello che a prima vista sembra un problema, può rivelarsi un vantaggio infatti investigare con la sola compagnia del suo intuito e della sua esperienza, senza essere sottoposta agli ordini da nessuno la porta a poter scegliere liberamente su quale strada sia meglio seguire per cercare di arrivare alla verità sul caso.
Dalle ville extralusso alla periferia in degrado della città che non dorme mai, l’indagine ad alto rischio di Mazi Morris, investigatrice dannata in cerca di salvezza, corre a tutta velocità fino alla sua stupefacente conclusione.
Mazi Morris è una protagonista complessa che non può lasciare indifferenti i lettori infatti come ha dichiarato l’autrice Daria Shualy: “In un noir ci sono sempre un detective hard – boiled e una femme fatale: nel mio caso sono la stessa persona”.
