Cosa volete che vi dica? Sono di parte quando si parla di Rossella Calabrò. Perchè la conosco su Facebook, l’ho incontrata dal vivo ad una mia presentazione ed è esattamente come scrive. Ironica e pungente. Acuta e intelligente. E Il Tasto G, titolo evocativo, non manca di coinvolgere il lettore. Protagonista un ascensore, e chi ne usufruisce. Prevalentemente donne. Perchè GianBattista Stigler, cento anni di piani, è il confessionale semovente più affascinante di tutti i tempi. Il suo mestiere consiste nel trasportare con sicurezza, comodità e un certo buon gusto gli abitanti del palazzo e, in un secolo di onorato servizio, ha imparato ad ascoltare i pensieri dei suoi passeggeri. Le donne che si siedono sul suo sedile di pelle, che si truccano davanti al suo specchio o che si appoggiano alla pulsantiera non sanno che l’accorto accompagnatore sente i loro sogni, i loro dubbi, le loro dolci insicurezze. Non solo: lui le pesa. Non tanto per controllare che non superino i fatidici 225 chili collettivi – l’unico ostacolo che fermerebbe le imponenti elevazioni di GianBattista -, ma perchè le emozioni femminili sono sempre in sovrappeso: le donne sentono troppo, amano troppo e ingrassano dentro, appesantendo il cuore. Ecco allora che l’ascensore galantuomo ci racconta le disavventure delle sue amate, dei loro uomini e di alcuni passeggeri fuori del comune. Nei suoi viaggi tra i pianerottoli scopriremo molte delle sfumature dell’universo femminile e non: con Isadora Dukan e le sue fantasie tormentate dalla dieta, con Benedetta Colla che riattacca pazientemente i pezzi del suo cuore, con Massimo Distacco detto il Fuffa, tipico appartenente alla specie dei Paraculidi. Incontreremo anche Marzia Mars l’extraterrestre, che lascerà a GianBattista un regalo extraordinario: un tasto in più. Il fantomatico Tasto G.
Il tasto G
bea buozzi