Il palazzo delle ombre – Roberto Carboni



Roberto Carboni
Il palazzo delle ombre
Newton Compton
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Roberto Carboni, ovvero tutti i colori del crime. 

Da qualche anno infatti, pur non abbandonando il noir che meglio si addice allo scavo della degenerazione psichica, l’autore immerge le sue storie nelle atmosfere arcane del gotico e nella raccapricciante inquietudine dell’horror, senza mai concedere al lettore una pausa dalla tensione febbrile degna di un thriller e regalandogli al contempo il più convincente scioglimento del mistero come in un giallo investigativo. 

Ne Il palazzo delle ombre (Newton Compton, settembre 2025) Paul Cialdini, il giornalista investigativo già protagonista de Il mistero di Villa Lamento (Newton Compton, 2024), si trova a indagare su alcuni omicidi di inusuale efferatezza che fin dall’inizio gli paiono più correlabili a una ritualità deviata che non ai fermenti rivoluzionari che agitano la Bologna sessantottina. 

In possesso di un dottorato in psicologia conseguito negli Stati Uniti e ferrato in nozioni criminologiche all’avanguardia, che agli inquirenti dell’epoca paiono invece pratiche da ciarlatano, a Paul non sfuggono la natura delle sevizie inflitte alla prima vittima, inchiodata a una croce, e il teatro del suo ritrovamento, la scalinata d’ingresso al santuario di Santa Maria della Vita.

Un luogo simbolo per la città, sede dell’omonima confraternita nata nel Medioevo e dedita a una fervente devozione, praticata anche attraverso la pubblica autoflagellazione, e antistante la dimora della Confraternita della Morte, all’epoca votata all’assistenza dei carcerati e dei condannati alla pena capitale.

L’inchiesta del giornalista si fa strada in una città divisa tra gli orrori degli omicidi che si moltiplicano e i venti di protesta contro la guerra del Vietnam. Violenza che affonda nei secoli bui di un Medioevo dalla fede distorta e fanatica o atti destabilizzanti dell’ordine costituito?  Gli inquirenti propendono per la seconda ipotesi, il tardo commissario Botti in particolare, e si oppongono in ogni modo all’intuizione di Paul. 

Nondimeno il giornalista, convinto che la sua pista sia l’unica in grado di stanare il demone responsabile di quegli orrori, non esiterà a rischiare di nuovo la vita in una discesa agli inferi che lo condurrà fino ai più oscuri abomini del Palazzo della Morte. 

Questo romanzo, seconda indagine di Paul Cialdini, ben oltre una trama perfettamente volta a mozzare costantemente il respiro dei lettori, rappresenta una tappa rilevante nell’arco di trasformazione del personaggio. Se il precedente Il mistero di Villa Lamento era il romanzo degli affetti perduti, in cui Paul appariva quasi annientato dalla perdita della compagna Alisha e della loro figlia che portava in grembo, Il palazzo delle ombre si duole dell’affetto negato, in particolare quello della madre di Paul. 

Assunta Morreale, Maia Makris per il pubblico che la venera, è diva assoluta del grande schermo, emblema al contempo di egoismo e superficialità. Anaffettiva e indifferente al limite della crudeltà, si erge come archetipo della madre cattiva. In antitesi a Beatrice, collega di redazione di Paul e amica affettuosa, lasciata dal fidanzato benché incinta del loro figlio, che ancor prima di darlo alla luce si impone quale esempio di coraggio e positività. E a Virginia, madre di Gioele la prima vittima, immagine di una maternità dolente e tragica che resta connessa al figlio anche dopo la sua morte, in un legame di amore indissolubile.

Protagonista al pari delle precedenti figure femminili è Bologna, irrinunciabile luogo dell’anima di Carboni, mai così scissa tra un lontano passato di fanatismo religioso e un’attualità «sconvolta, […] addirittura infettata da un clima di pericolo, a tratti sfociante nell’isteria criminale». Tra Santa Maria della Vita, sede di quel Compianto su Cristo Morto che strappò a D’Annunzio l’accorata definizione di «urlo pietrificato», e via Sant’Alò aperta a cannocchiale sulla Torre Prendiparte dove la Curia imprigionava i propri oppositori e le cui pareti grondano ancora della loro disperazione, Carboni trasmette al lettore le suggestioni vivide di una precedente esperienza saggistica (Luoghi segreti e misteriosi di Bologna, Newton Compton, 2023), che qui trasfigura con il suo talento visionario.

La trilogia che l’autore ha dedicato al suo giornalista investigativo – il terzo romanzo è già stato consegnato all’editore – richiama la struttura narrativa in tre atti che fu già della dialettica aristotelica, dove Il mistero di Villa Lamento è stato la tesi (ovvero, l’enunciato di partenza), Il palazzo delle ombre l’antitesi (ovvero, un secondo enunciato che contraddice il primo), mentre il terzo romanzo costituirà la sintesi, a superamento di entrambe per condurre il lettore alla verità. 

Carboni d’altronde si dedica da anni a un meticoloso studio della struttura narrativa. Partito da una classica in cinque atti (esordio, sviluppo, svolgimento, climax, scioglimento) ne ha sviluppato una personalissima in otto atti, che mai come ne Il palazzo delle ombre mostra di aver raggiunto la piena maturità.

Ogni capitolo addirittura esibisce un richiamo a questa scelta e si conclude con un “sotto mistero”, che lascia il lettore ansioso di trovare il suo successivo scioglimento. 

La scelta lessicale, benché del tutto puntuale, privilegia la semplicità. Però stordisce, angoscia, attanaglia il lettore, rivelando un Carboni “incantatore”, come lo ha definito il  Corriere della Sera. È l’incanto del Male, il suo, quello che lui sa evocare per spedire il lettore sull’orlo di un abisso che respinge ma che nondimeno attrae.

ROBERTO CARBONI, classe 1968, è nato a Bologna e vive tra le colline di Sasso Marconi e Pianoro. È scrittore e docente di scrittura creativa a tempo pieno. Nel 2015 è stato premiato con il Nettuno d’Oro (in precedenza attribuito, tra gli altri, a Lucio Dalla e Carlo Lucarelli), nel 2016 con il premio speciale Fondazione Marconi Radio Days (in precedenza premiati Enzo Biagi, Lilli Gruber). Nel 2017 ha vinto il Garfagnana in Giallo, nella sezione Romanzi Editi Classic. Nel 2018 è stato vincitore del SalerNoir Festival di Salerno. 

Il palazzo delle ombre (Newton Compton, settembre 2025) è il suo quindicesimo romanzo, il quinto pubblicato con Newton & Compton, e fa seguito a: Il mistero di Villa Lamento (Newton & Compton, 2024), Il segreto dell’antiquario (Newton & Compton, 2022), La collina dei delitti (Newton & Compton, 2021), Il giallo di Villa Nebbia (Newton & Compton, 2020), Per i buoni sentimenti rivolgetevi altrove (edizione riveduta e ampliata, Fratelli Frilli Editori, 2019); Dalla morte in poi (Fratelli Frilli Editori, 2017); Agenzia Bonetti (Fratelli Frilli Editori, 2016); L’ammiratore (Fratelli Frilli Editori, 2015); Bologna, destinazione notte (Fratelli Frilli Editori, 2013); Il dentista (Fratelli Frilli Editori, 2013); Alle spalle del Nettuno (Cicogna Editore, 2012); Nero bolognese (Dalila Sottani Editrice, 2011); Per i buoni sentimenti rivolgetevi altrove (Dalila Sottani Editrice, 2010); C’era l’inferno in via de’ Giudei (Giraldi Editore, 2009). Con Giusy Giulianini, ha firmato Luoghi segreti e misteriosi di Bologna (Newton Compton, 2021), un saggio frutto di uno sguardo diverso sulla loro città.

Giusy Giulianini

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