Il tenente Giorgio Roversi, carabiniere insofferente all’autorità gerarchica e amante di Tex Willer, viene spedito per punizione in Sardegna, dalla natia Bologna, a causa della sua insubordinazione. Si apre con quest’immagine caratteristica di un ‘900 lontano  “Il mistero di Abbacuada” il giallo di Gavino Zucca pubblicato da Newton Compton. Un’Italia alle porte del boom economico dei primi anni sessanta, che guarda ammirata i grandi risultati della tecnica come la nuovissima nave passeggeri Torres, e una terra mediterranea, al contrario, attaccata a tradizioni e codici culturali intramontabili e incomprensibili ai forestieri. È questo lo scenario che il tenente Roversi scopre al suo arrivo a Sassari.
Il giovane militare è subito incaricato di occuparsi di un’indagine su uno strano omicidio avvenuto nell’agro della Valle delle Magnolie, dove conoscerà la sua spalla non ufficiale, il piccolo nobile di origini continentali, con un passato nell’Arma, Luigi Galandi. Tra le pagine del romanzo, al contrasto tra Italia e Sardegna, si unisce quello tra quest’ultima e la città di Sassari, un territorio rigorosamente distinto dal resto dell’isola. Tali differenze sono sottolineate frequentemente dall’autore e rese evidenti dalle espressioni in Sassarese, e quindi non in limba, in Sardo stricto sensu, utilizzate da diversi personaggi.
Il tenente Roversi e il fido Gualandi distendono una paziente rete investigativa attorno all’ambiente della vittima, Carlo Ferrero, un possidente terriero che inaspettatamente, prima della morte, si ritrova per le mani un tesoro. L’indagine scopre i segreti inconfessabili di una città di provincia in cui la consuetudine morale fortemente tradizionalista sta per crollare sotto il colpi della rivoluzione di pensiero e di costume post 1968. L’omicidio porta inoltre il marchio del codice della vendetta barbaricina, che da millenni regola il mondo agropastorale delle zone più interne delle Sardegna mediante messaggi violenti che parlano un linguaggio di piombo e lame.
In questo modo il lavoro di Zucca analizza, a volte con leggerezza, tanti lati della società multicolore dell’Italia del secolo scorso, sviluppando la trama di una classico giallo dove solo nelle battute finali i tasselli tornano al loro posto e svelano il mistero dietro il fatto di sangue che regge la trama. “Il mistero di Abbacuada” è un romanzo caratterizzato dalla presenza di personaggi positivi e da una sorta di nostalgia per un sistema di valori soffocato da una modernità dal volto oscuro.