Il cadavere è in ritardo

Nella letteratura poliziesca quasi sempre l’investigatore ci viene presentato come un deus ex machina che, di fronte all’imbarazzo del lettore sconcertato dal susseguirsi di prove apparentemente scollegate tra loro, fornisce la soluzione del caso: ogni indizio trova la sua collocazione e ogni mistero risolto.
Il romanzo Il cadavere è in ritardo di A.A. Fair si discosta completamente da questo collaudato meccanismo: l’agenzia investigativa Cool & Lam viene contattata quasi allo stesso tempo da due clienti diversi che sono alla ricerca di due persone scomparse.
Da questo momento il lettore viene condotto a seguire le peregrinazioni del detective privato Donald Lam tra la California e il Nevada, dove lo conducono entrambe le indagini. La narrazione non ha un attimo di pausa e il procedere delle indagini è scandito da un ritmo vivace.
Il principale pregio di questo romanzo è proprio questa scorrevolezza che ci porta, senza soluzione di continuità, tra poliziotti di provincia, sale da gioco e bionde invitanti, alla scoperta di un omicidio e della tentata truffa ai danni di un’assicurazione.
Forse gli ammiratori delle venti regole che Van Dine aveva stabilito per il romanzo poliziesco non mancheranno di sottolineare quanto sia importante nella trama la somiglianza tra i due scomparsi, ma persino il creatore di Philo Vance avrebbe apprezzato la padronanza di Lam nel condurre le indagini e la sua leggerezza nell’offrire la chiave del mistero: caratteristiche che ricordano quelle del più famoso personaggio creato dall’autore. A.A. Fair è uno pseudonimo di Erle Stanley Gardner, da tutti conosciuto per essere l’ideatore dei libri della serie di Perry Mason.

alessandro garavaglia

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