Lucia Pacinotti è un neocommissario al primo incarico. Da Torino si trasferisce in Abruzzo e lì si imbatte in un caso particolarmente inquietante. Un giovane poco più che ventenne, viene intercettato casualmente mentre vaga in un bosco in condizioni di alterazione psicofisica: racconta di avere sempre vissuto con “il Padre”, il cui cadavere con segni di orribili mutilazioni viene scoperto sotto un tumulo di pietre.
Il dubbio degli inquirenti è che il ragazzo sia stato rapito da bambino e cresciuto nel più totale isolamento dall’uomo trovato ucciso.
Tutti i sospetti si concentrano su questo “ragazzo della foresta”: Leone, così dice di chiamarsi, si esprime per frasi fatte, chiaro segno di un indottrinamento religioso che lo ha condotto a temere il contatto con il consesso umano, colpevole di essersi allontanato dai comandamenti di Dio per inseguire le lusinghe del Diavolo.
Lucia chiede aiuto a un vecchio amico, ex studente di criminologia e attualmente traduttore dal tedesco di manuali tecnici, con cui ha avuto anche una breve liason sentimentale durante gli anni dell’università .
Si tratta di Marco Lombroso, discendente del più celebre professor Cesare Lombroso, il padre della teoria del “delinquente nato”, secondo cui ogni criminale è identificabile attraverso la mappatura delle sue caratteristiche somatiche.
Uno studioso quanto mai discusso il professor Lombroso che – in anni in cui iniziava a diffondersi la psicanalisi – riteneva di poter spiegare l’inclinazione al reato attraverso meri rilievi antropometrici. Marco fin da ragazzino prova un’intensa fascinazione per gli scritti e le ricerche del suo avo, ritrovati in vecchi bauli nella soffitta di casa; inizia a sua volta a studiare i più famosi casi della cronaca nera contemporanea, nella speranza di riuscire a compilare un dizionario delle menti deviate.
Marco vorrebbe anche riabilitare la memoria di Cesare, il quale per primo intuì l’importanza dell’analisi della scena del crimine, della repertazione e della profilazione dei colpevoli: sarà un suo allievo – il medico astigiano Salvatore Ottolenghi – a fondare, sulla scorta dell’esperienza maturata con Lombroso, la Scuola Superiore di Polizia.
Grazie all’aiuto di Marco Lombroso – membro informalmente aggiunto alla task force appositamente creata dagli alti vertici della Polizia di Stato – Lucia farà luce sul mistero del ragazzo della foresta.
Le indagini arriveranno a identificare una realtà di violenza e sopraffazione ben più diffusa e pervasiva.
Ritmo intenso, dialoghi serrati, il tutto condito dall’attrazione sensuale che unisce Lucia a Marco, fanno di Gli scomparsi – frutto di una approfondita conoscenza dei casi di sparizione di minore – un inquietante viaggio nei meandri della psiche umana e una sceneggiatura perfetta per una serie televisiva.
Gli scomparsi – Alessia Tripaldi
Sabrina Colombo