Fortuna Fatali e il mistero della medusa – Valentina Barzago



Valentina Barzago
Fortuna Fatali e il mistero della medusa
Sonzogno
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Come si fa a risolvere un caso che non esiste? O meglio: che non esiste più? O forse non è mai esistito? Come si fa a ritrovare fiducia in sé stessi, quando si ha alle spalle una famiglia disfunzionale, un padre, Oscar, che è un Peter Pan; una madre, Fiona, da sempre una Donna Alfa; un fratello, Fausto, che ultimamente nasconde segreti ingombranti? Come si fa a ri-conquistare Geremia, l’amore di una vita, che nasconde qualcosa di cui non vuole, o non può, parlare? Ecco: questo è quanto deve affrontare Fortuna Fatali, millennial trentaquattrenne che possiede un nome che è già un programma di vita, un nomen omen, come si suol dire.

Valentina Barzago ci trascina in una giostra estiva, divertente e fantastica, ambientata nell’inossidabile e intramontabile riviera ligure, Varazze, per la precisione. Oscar, padre di Fortuna, gestisce i Bagni L’Ultima spiaggia: anche qui, il gioco con il nome non è casuale. Fortuna si appresta a trascorrere la solita vacanza, tra pettegolezzi d’ombrellone, incontri scontri con Geremia, il bagnino, suo antico amore che, benché attratto da lei, da sempre, e senza una ragione plausibile, la cerca per poi sfuggirle; nuovi incontri o riscoperte di antiche amicizie che potrebbero sfociare in altro; confidenze con Sabrina e… le intromissioni di Fiona, sua madre. Già: Fortuna, laureata in Giurisprudenza, ha accantonato ogni sogno di gloria per accettare di lavorare nell’Agenzia investigativa di sua madre, ex magistrato in pensione. Inutile dire che Fortuna si sente bullizzata e sottovalutata dalla madre e non riesce, in alcun modo, a emergere.

Quest’anno però, qualcosa sembra darle la spinta che le è sempre mancata: sotto l’ombrellone trova una vecchia medusa rossa, fatta all’uncinetto, che apparteneva a Mattia Vusso, un bambino investito da un’auto diciotto anni prima mentre attraversava la strada per raggiungere la madre, che si era allontanata per comperare un pacchetto di sigarette. La dinamica era sempre apparsa strana e sembrava inverosimile che un bambino, docile e obbediente come lui, avesse trasgredito le principali regole materne. Dopo di ciò, la madre era sparita, forse morta suicida. 

La medusa rossa, ritrovata da Fortuna, getta ora nuova luce sulla vicenda. Dov’era finita? Chi l’aveva rubata? Perché è ricomparsa proprio ora? Qualcuno le sta chiedendo aiuto? E se Elena, la madre di Mattia non fosse morta? Se stesse cercando soccorso? È forse questa l’occasione per Fortuna di mostrare le sue capacità investigative, affrancandosi dalle sgrinfie di Fiona, la madre volitiva, prevaricatrice e invadente.

Chi può affiancarla nelle indagini, dal momento che non deve assolutamente coinvolgere la madre? Chi può essere il suo Watson? Ecco che Geremia accetta di supportarla, o meglio: è Fortuna che lo deve accettare, perché lui ha scoperto il suo segreto. Ma non è l’unico segreto che aleggia nell’aria di Varazze. Fausto, l’amato fratello, non gliela racconta giusta; Oscar il padre, sembra aver ritrovato l’antica complicità con la ex moglie; al posto di Caterina, la moglie di Fausto, arriva al mare una sua vecchia zia, di nome Caterina pure lei, stramba e arzilla vecchietta, che vanta doti di veggente e di mental coach…Geremia e Fausto sembrano condividere movimenti poco chiari…per non parlare poi del denaro, molto denaro, che sembra passare dalle mani di Geremia che, in quanto bagnino, non possiede sicuramente capitali da giustificare le spese che talvolta affronta, o ha affrontato.

Valentina Barzago compone dei deliziosi quadretti della varia umanità che anima L’Ultima Spiaggia, a partire dalle Tre Parche, tre anziane amiche invadenti e chiacchierone; la SS-stupida stupida- Viola, la compagna del padre dalle labbra dal sapore di acido iarulonico, una specie di Gregoraci dei poveri; le sue due ospiti Giulia Garbasso e Viviana Sacchi, una bionda e una bruna, le influencer della spiaggia; Luca Sagace, uno sfigato che da bambino giocava con le carte Magic sotto l’ombrellone, da solo, diventato, crescendo, niente male; la madre Mandalea Sagage, traballante nelle infradito di gomma rosa alte quattro centimetri con la messa in piega alla Jessica Fletcher; Luisa e Sirio, una coppia affiatatissima proprietari della ditta Salamelè (indovinate cosa produce); la loro figlia Lea sposata con Marco Nardi da cui ha avuto due figli bellissimi…e via ancora con tanti altri personaggi.

Gli scheletri nell’armadio, meglio dire negli armadi, sono molti, ma il lieto fine è assicurato. Dopo una girandola di eventi, segreti, scoperte, perdite e ritorni…si arriva al gran finale che ci lascia soddisfatti: la lettura non annoia mai e ci rinfresca con una  folata di leggerezza e serenità.

Michela Vittorio

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