Forse è così che si diventa uomini – Giorgia Lepore



Giorgia Lepore
Forse è così che si diventa uomini
Edizioni E/O
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Giorgia Lepore torna con una nuova storia: protagonista ancora una volta l’ispettore napoletano di origine Rom Gerri Esposito e i suoi fantasmi che vengono da un passato mai completamente sviscerato. “Forse è così che si diventa uomini” (Edizioni E/O) è una storia che racconta di bambini che devono essere protetti, che devono essere salvati e che devono essere in qualche modo giustificati per aver reagito ad un orrore decisamente troppo grande. Racconta anche di come le istituzioni, anche quelle che dovrebbero garantire il bene al di sopra di ogni cosa, possono attorcigliarsi su se stesse fino a fondersi con il male.

L’ennesima indagine con protagonista l’enigmatico Gerri, sempre in servizio a Bari, prende avvio con il ritrovamento del cadavere di un uomo all’interno di una chiesa sconsacrata frequentata da ragazzini che per lo più usavano quelle mura per saltare interminabili ore di scuola. La vittima è un prete, un dettaglio che garantisce all’indagine l’inevitabile richiamo mediatico e tutte le resistenze e reticenze istituzionali del caso. Gerri si muove in questa indagine alternando i suoi tipici momenti di chiusura comunicativa (“a me le parole fanno male”) con le inequivocabili battute sarcastiche con cui cerca di togliere un velo di drammaticità a quello che passo dopo passo si trova a scoprire insieme alla sua squadra.

Sullo sfondo, ma nemmeno troppo, Tano e Giggi, i suoi amici d’infanzia, quelli del collegio in cui è cresciuto che lo aiutano non senza sofferenze a riannodare i fili della sua vita presentandosi al lettore con qualche mistero in meno sul suo passato. Una versione di Gerri per certi versi inedita che lo conduce, ovviamente con l’immancabile aiuto dei tarocchi della “Mammana” Angela, alla risoluzione del caso. E, per arrivare a mettere la parola fine sul delitto vero e proprio, sarà necessario mettere in discussione tutto il suo senso di giustizia: quella dei codici o quella della vita di ogni giorno dove il male sa fare davvero molto male a chi non dovrebbe nemmeno conoscerne il significato? Gerri in questo percorso sembra quasi nutrirsi del delitto: non solo lo studia e lo analizza, sembra farlo suo, sembra mangiarlo, digerirlo mischiandolo al suo passato, prima che la parola fine possa essere messa una volta per tutte.

Accanto a lui, con la città di Bari sempre sulla sfondo senza essere troppo invadente, non mancherà la silenziosa collega Sara: tra loro rimane un qualcosa di insoluto che nelle avventure dell’investigatore pugliese dovrà in qualche modo riemergere per trovare nuovi equilibri che inevitabilmente condurranno Gerri  a togliere qualche barriera protettiva per aprirsi al mondo. 

Daniele Bonetti

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