Fiorirà l’aspidistra

E’ un Orwell quasi sconosciuto quello di questo romanzo, e magari chi ha letto ed apprezzato “1984” o “La fattoria degli animali” non osera’ nemmeno prenderlo in mano tanto e’ “minore”.
E’ la storia nuda e cruda, con qualche ripetizione a mio avviso voluta, di un poeta afflitto e povero e che tutti, in un modo o nell’altro, evitano come la peste. La cosa, comunque, rappresenta per il protagonista tutt’altro che un problema: Gordon, infatti, evita orgogliosamente di inserirsi nella societa’ e nei suoi meccanisimi, iniziando a criticare con ossessiva cattiveria il denaro.
Sono proprio i soldi il filo conduttore dell’intera vicenda, animata da personaggi dal carattere forte ed ostinato quanto quello del poeta che, caparbio come pochi, abbandona un lavoro sicuro e ben retribuito per inseguire i propri sogni.
A proposito: diventeranno realta’?
Chi e’ cosi’ fortunato da trovarlo (non e’ stato ristampato di recente) lo legga assolutamente.

paolo franchini

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