Gli audiolibri sono un fenomeno in costante crescita, ne abbiamo parlato con Sergio Polimene, direttore commerciale Emons Edizioni.
Quando e perché avete deciso di puntare sugli audiolibri?
La nostra casa editrice è nata nel 2007. Fino a quel momento l’esperienza italiana con gli audiolibri era stata piuttosto fallimentare, mentre in Germania andavano bene da tempo e proprio tre tedeschi di Colonia hanno deciso di lanciarsi in questa avventura. Una vera scommessa.
Come scegliete i libri da registrare?
L’obiettivo iniziale era quello di pubblicare bestseller italiani letti dagli stessi autori: sin da subito grandi scrittori come Sandro Veronesi, Melania Mazzucco e Gianrico Carofiglio hanno sposato il nostro progetto e registrato per noi. Volevamo selezionare il meglio dell’editoria italiana, sia novità che classici un po’ particolari. Abbiamo cercato di riempire un vuoto, c’erano molte case editrici, ma nessuna proponeva in audiolibro le novità. Nel tempo ci siamo estesi ulteriormente e abbiamo stabilito rapporti privilegiati con molti editori: di Feltrinelli, per esempio, abbiamo pubblicato quaranta titoli. E poi lavoriamo parecchio con case editrici indipendenti piccole ma preziose, cercando di offrire il meglio dell’editoria indipendente.
Autori ed editori, hanno sempre tutti accettato?
Gli autori sono generalmente entusiasti di fare audiolibri, gli editori all’inizio erano molto diffidenti, come sempre con le cose nuove. Nel tempo molto è cambiato, soprattutto da quando Mondadori ha deciso di entrare in questo mercato. Oggi quasi tutti gli editori producono audiolibri o li fanno produrre a terzi, tanti chiedono a noi.
Come scegliete se affidare la lettura all’autore, a un lettore o a un attore?
La mission è stata da subito quella di far leggere gli autori. Poi c’è chi non vuole perché non se la sente, ritiene di non avere una voce adatta o semplicemente preferisce che siano altri a farlo. In quel caso ci rivolgiamo a un’attrice o un attore che riteniamo adatti al compito.
Il pubblico vi invia richieste per la realizzazione di alcuni titoli?
Sì, soprattutto attraverso i nostri canali social. Finalmente pubblicheremo Anna Karenina letto dalla Bonaiuto, è da anni che ce lo chiedono.
Dove vengono registrati i vostri audiolibri?
Abbiamo tre studi di registrazione a Roma, dove vivono molti degli attori che leggono per noi. E poi c’è uno studio a Torino, uno a Milano e uno in Veneto per Battiston. Collaboravamo anche con uno studio di Bari per Carofiglio, ma ora anche lui registra a Roma.
Quanti audiolibri producete in un anno? Prevedete un incremento?
Circa trenta titoli l’anno. Sì, prevediamo un piccolo ma graduale incremento.
Quale genere è più richiesto?
Gialli.
I classici funzionano sempre?
Assolutamente sì.
Che tipo di pubblico acquista audiolibri?
Una nicchia di lettori forti che, dopo una diffidenza iniziale, ha capito che grazie agli audiolibri può leggere molto di più. I grandi portali stanno facendo un lavoro di ampliamento della clientela cercando di avvicinare alla lettura ad alta voce anche lettori più saltuari, speriamo che la nostra offerta incontri il loro gusto.
Quale formato è il più usato?
CD MP3.
Quali le novità in arrivo?
Moltissime. A ottobre inizieremo con la saga dei Cazalet, affidata alla voce di Valentina Carnelutti. Dopo il consenso riscosso da La ragazza del treno, che ha visto diverse ristampe, uscirà in audiolibro anche Dentro l’acqua, letto sempre da Carolina Crescentini affiancata da un pool di lettori. Dopo Lamento di Portnoy, un altro titolo potente di Roth, La macchia umana. E poi La Storia di Elsa Morante letto da Iaia Forte e, come anticipato, Anna Karenina nella voce di Anna Bonaiuto. Scusatemi, per ora non posso dire di più.
Milanonera ringrazia la Emons e Sergio Polimene per la disponibilità.