Avete presente le corse clandestine? Macchine truccate dai motori potenti, l’odore di benzina e di asfalto bagnato, l’adrenalina e la follia di piloti che rischiano la pelle, la galera e un sacco di soldi di scommesse? Bene, il libro di S. A. Cosby inizia proprio da qui e ti schiaccia sulla poltrona neanche fosse il protossido d’azoto (in stile Fast & Furious) azionato nell’ultimo pezzo di rettilineo per staccare l’avversario.
Beauregard lo sa bene di cosa sto parlando. Il protagonista di Deserto d’asfalto è un meccanico, un pilota, un farabutto con un passato oscuro legato a doppia mandata con un padre che non c’è più ma che resta una presenza ingombrante e mitizzata. Beauregard è come se avesse una doppia personalità: compassionevole e prudente con moglie e figli, brutale nella vita fuori dalle mura di casa. Una sorta di dott. Jackyll e mister Hyde in tuta da lavoro macchiata d’olio motore e con la velocità a scorrergli nelle vene.
Beauregard potrebbe destreggiarsi bene in questa sua doppia veste ma la vita gli riserva un tot di amarezze e preoccupazioni: bollette da pagare, un’officina vicina che gli ruba i clienti, una famiglia da mantenere e mandare avanti con una madre all’ospizio (che gli chiede il saldo delle rate insolute). C’è un’unica via d’uscita: tornare a fare i conti con il passato, chiedere aiuto all’underground cittadino e affiliarsi per qualche colpo interessante per farci qualche dollaro e riprendere a respirare.
Semplice? Per niente, se i tuoi soci in affari non sono all’altezza, se nella rapina alla gioielleria qualcuno si fa molto male, se quella gioielleria é una copertura per traffici più importanti e che interessano ad un certo tipo di malavita che nel frattempo, quella malavita intendo, se la sta dando sul muso con un’altra cosca concorrente.
Un fottuto casino, direbbe qualcuno.
Il resto lo lascio a voi perché Deserto d’asfalto è una storia bella e adrenalinica e che mette il protagonista davanti a tutte le sue responsabilità. Da leggere assolutamente!
Deserto d’asfalto – S.A. Cosby
Marco Zanoni