La TV che fa da palcoscenico e cornice alla storia. Disincantata, carrellata di fatti e incontri dal 2002 al 2004 che, prendendo il via con un attacco in diretta, riporta l’incubo dell’attentato delle Torri gemelle e racconta il disastro aereo a Milano del 18 aprile 2002, quando un piccolo aereo svizzero s’infilò nel grattacielo Pirelli.
Le vicende e peripezie private del protagonista Alex Rubini, surreale giornalista della TUN –TV televisione bavarese, impossibile e sfortunato don Giovanni che fugge l’amore, si mischiano a fatti persone e cose di primo piano. Un ritratto senza veli di televisioni e media sempre in caccia di notizie succose, anteprime e scoop da agguantare a ogni costo.
Nelle pagine sfilano Anna Franzoni accusata dell’atroce, incomprensibile delitto di Cogne e la leggerezza di un’intervista a Michelle Huzinker, simpatica attrice, che riportano Rubini a Bologna, obbligandolo a confrontarsi con le angosce esistenziali della sua vita tormentata dalla morte lontana di una zia.
Per affrontarle chiederà l’appoggio di un vicequestore dal tocco ‘camilleriano’. Si apriranno nuove strade, che proponendo periodi bui, fanno riemergere le trame della Uno bianca. Ma Alex Rubini non può fermarsi, indugiare. Uno spezzone sull’orrida strage domestica di Erika e Omar.
Un servizio sul terremoto di san Giuliano di Puglia, Molise, con la sua ecatombe di scolari… La nascita prematura dei gemelli Pavarotti, con solo la bambina che sopravvive…
Ma il Festival cinematografico di Cannes, l’incontro quasi fortuito ma fruttuoso con il capo di governo francese, la verità di qualcuno dopo trent’anni sull’Affaire Tenco, l’alluvione in Garfagnana con il suo corteo di lutti non gli impediranno di incaponirsi nella sua caccia privata che lo porterà sulla Cisa davanti a un rapimento che si collega al passato.
Ma il vicequestore Girgenti vigila su di lui…