1999. Nel Giappone futuristico e dittatoriale di Takami si pratica un gioco di formazione giovanile.
Una classe di adolescenti viene trasportata su un’isola segreta. La regola è semplice: uccidere tutti i compagni.
Ciascuno riceve uno zaino con bussola, provviste e un’arma – che può variare dal mitra alla pentola sfondata – e via, verso una spietata lezione di vita diretta da un professore psicopatico.
S’intrecciano in un thriller violentissimo le storie di 42 tra ragazzi e ragazze. Teneri, ingenui, feroci, invidiosi: tutto il campionario di una gioventù globale, non solo asiatica. La situazione estrema non sembra lasciare scelta ma ognuno reagisce a modo suo, spesso con conseguenze inaspettate, grottesche, terrificanti. Fino a una conclusione che ha il sapore di una rivolta.
Il mondo degli adolescenti contro quello degli adulti. Tema caro alla cultura pop nipponica.
Battle Royale ha ispirato un manga e un film presentato a Venezia (ma mai girato nelle sale italiane) di Fukasaku Kinj interpretato da Takeshi Kitano.
Il libro, all’epoca, fu il volume più venduto al mondo. In Italia arriva solo oggi, in economica, ma con un’edizione accattivante anche nel prezzo. Era ora.