Fabio Novel è un autore che ama confrontarsi con più generi (spy story, noir, fantasy, fantascienza, storico…) come dimostrano i racconti che ha pubblicato in rete, in libreria e in edicola per editori quali DelosBooks, Curcio e Mondadori, e come evidente anche nel suo romanzo “Scatole Siamesi” (Nord, prima edizione; Delos, riedizione in ebook), dove s’incontrano la SF, lo spionaggio avventuroso e la narrativa esotica.
Per MilanoNera eBooks, gioca la carta di un noir in chiave western: “L’uomo che uccise Texas Jones”.
Gli abbiamo posto alcune domande.
Western e noir: un connubio possibile?
OK, sto volentieri al gioco e rispondo: più che possibile, assolutamente naturale! Quella che ricordiamo come l’epopea del West ha offerto e offre molteplici spunti per vicende ascrivibili al genere noir.
Una storia è noir non solo in quanto ambientata, che so, nei primi anni ’50, a Los Angeles o a Marsiglia. È noir perché indaga il lato umano e/o sociale per mezzo di un crime novel, e questo indipendentemente dalla collocazione storica o geografica.
Questo, in termini generali. Andando sullo specifico…
beh, non sono certo il primo scrittore a lavorare su una matrice western /noir. La tradizione è lunga e consolidata, per quanto forse in Italia il legame non sia stato abbastanza sottolineato, se non da pochi.
Molti autori di fama internazionale lo hanno fatto: Elmore Leonard, Corman McCarthy, Joe Lansdale, Victor Gischler – per citare solo alcuni dei viventi, senza andare a pescare nella corposa produzione americana degli anni ‘40 e’ 50, testi che spesso sono stati poi sceneggiati per il cinema, diventando grandi classici dello schermo.
Immaginiamo dunque che ci siano molti riferimenti ai classici western, nel tuo ebook? Dopotutto, già il titolo suona come una citazione…
Sono un uomo di quarantacinque anni. E per quasi ogni maschietto nato prima degli anni ’70 il “vecchio” West è stato un alimento base per lo sviluppo dell’immaginario, della fantasia, indipendentemente dai gusti che possono poi aver prevalso, invecchiando. L’affetto per il genere non è venuto meno con gli anni, anche se all’approccio emozionale è andato ad integrarsi quello intellettivo.
Sì, dunque: nella logica del tributo, il mio racconto si arricchisce di una varietà di figure, situazioni, particolari e scenari tipici del western. Ed è ovvio che nel titolo io abbia voluto parafrasare uno dei classici cinematografici (“L’uomo che uccise Liberty Valance”), così come “dovevo” in qualche modo chiamare proprio “Tex” il protagonista.
Sono stato però attento a non strafare in tal senso. Avrebbe appesantito il ritmo, andando a discapito della trama noir. “L’uomo che uccise Texas Jones” racconta una vicenda molto umana, che si rivolge non solo agli amanti delle storie della Frontiera e delle sanguinose sparatorie, ma a qualsiasi lettore e lettrice onnivori.
Il tuo eBook esce con il marchio MilanoNera…
Sono contento che “L’uomo che uccise Texas Jones” sia pubblicato da MilanoNera.
Per tutte le storie che non raggiungono la lunghezza del romanzo, trovare una pubblicazione cartacea non è facile. Una collana in eBook da parte di un editore serio, che dia una visibilità e un riconoscimento professionali diventa quindi un’ottima opportunità. E in un mercato che in Italia deve ancora crescere come quello dell’eBook, MilanoNera si sta muovendo bene.
Su MilanoNera, poi, sono in compagnia di tanti bravi autori, vari dei quali apprezzo molto come lettore; parlo di scrittori come Patrizia Debicke van der Noot, Simone Sarasso, Paolo Roversi, Andrea Carlo Cappi, Barbara Baraldi e – last but not least – Stefano Di Marino, il narratore italiano che in assoluto seguo con più assiduità da quasi vent’anni.
L’ebook L’uomo che uccise Texas Jones sarà in vendita da giovedì 2 febbraio nei principali store on line e già da oggi su Amazon qui