Animali in giallo – AA.VV.



AA.VV:
Animali in giallo
Sellerio
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Otto autori per sette racconti gialli che hanno un filo conduttore comune: vittime o assassini o protagonista sono animali.

Si inizia con le sorelle poliziotto spagnole, Marta e Berta Miralles, di Alicia Gimenez-Bartlett e l’esecuzione di sette tori da corrida e della guardia incaricata della loro sorveglianza. Qual è il movente e chi è l’assassino? Le due poliziotte si dividono l’indagine e gli interrogatori e tra un bisticcio e l’altro giungono alla soluzione.

Nel racconto di Savatteri invece troviamo il giornalista scrittore Saverio Lamanna che investiga in Sicilia sulla scomparsa della vicina e sulla morte di un cane. Al suo fianco i due fratelli della donna scomparsa che usciranno dal loro guscio e dai loro giochi enigmistici per affrontare un’insolita avventura.

Luca Mercadante ci porta nel casertano dove il giornalista Domenico Cigno si trova suo malgrado coinvolto nella morte di un bracciante senegalese sbranato dai cani. Per un pelo anche il paffuto giornalista non farà la stessa fine…

Andrej Longo muove il suo personaggio nei vicoli di Napoli dove il suo protagonista, l’agente Acanfora, si occupa di un caso fuori del comune in cui le vittime sono tutte uccise da un cane.

La serie continua con l’umorismo di Simona Tanzini. La giornalista Viola, che ha il dono di vedere i colori dei suoni, indaga su un delitto che vede coinvolti anche una capra e un asino.

Sempre all’insegna dell’umorismo anche il racconto di Marco Malvaldi e Serena Bruzzone con il caso affrontato dalla chimica Serena e l’amica poliziotta Corinna. Benché in vacanza con la famiglia in Giappone, Serena non esita ad aiutare Corinna nelle indagini sulla morte di un biologo ucciso da una batracotossina.

L’ultima storia è quella di Francesco Recami e del suo commissario Ametrano. Un misterioso delitto avviene proprio nel condominio del poliziotto. Chi sarà l’assassino della giovane cinese che lavorava nel centro massaggi? Il maggior sospettato è un gorilla…

Chi sono gli animali che dominano le pagine di questi racconti? Cani, tori, asini, capre, rane o gorilla hanno un tratto comune nell’essere allevati e spesso sfruttati dall’uomo. Il rapporto di sudditanza però talvolta viene messo in discussione come accade con il “Mucchio Randagio” di Mercadante o i cani vendicatori di Longo, o la capretta burlona della Tanzini. La ribellione dell’animale diviene simbolo della ribellione della Natura al comportamento invasivo dell’Uomo che dimentica di essere solo uno dei tanti abitanti del pianeta.

Al di là dell’umorismo presente in tutte le sette narrazioni e della caratterizzazione marcata di tutti i personaggi, quel che risulta più interessante è la riflessione su cosa rappresentino gli animali per l’uomo. Animali da lavoro, da compagnia, da combattimento… a ben guardare il fine utilitaristico umano è sempre lo stesso. Alla fine sorge il dubbio che sarebbe ora di ribaltare la convinzione che gli animali vivano in nostra funzione e iniziare a considerarli come soggetti autonomi dotati di una loro indipendenza e capacissimi di vivere senza il nostro, spesso deleterio, intervento.

Cristina Bruno

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