Il racconto visionario di Jack London è proposto in un’edizione illustrata di pregio da Orecchio Acerbo editore nella collana I lampi, con postfazione di Goffredo Fofi e illustrazioni di Fabian Negrin.
Vincitore dei premi BIB Claque 2009 alla Biennale di Illustrazione di Bratislava e del Bologna Ragazzi Award 2010, Negrin con i suoi disegni su carta patinata, trasparente e bucata, accentua la visionarietà del racconto, imperniato sul rapporto di amicizia tra Paul e Lloyd.
Molto uniti sin dall’infanzia, quasi identici fisicamente, sono entrambi molto belli e ambiziosi e “inclini ad una concentrazione e ad uno sforzo esagerati e decisi a vivere la propria vita al massimo”.
La competizione nata nell’adolescenza li accompagna negli studi e in amore sino a trasformarsi in sfida: chi dei due riuscirà a diventare invisibile? Lloyd vuole trovare “un nero che nessun uomo al mondo sarà in grado di vederlo per quanto si sforzi di guardarlo”, Paul invece ricerca la trasparenza, “lo stato o la qualità di un corpo che consente a tutti i raggi di luce di attraversarlo”.
Paul e Lloyd combattono a suon di esperimenti e prove pratiche e a seguire i loro progressi è un terzo protagonista “coinvolto in quella singolare amicizia”.
Pigro, grasso e tozzo e amico di entrambi è l’io narrante della storia e se Paul e Lloyd sembrano “nati per rivaleggiare tra loro”, l’altro per riappacificarli e per “essere spesso la vittima dei loro scontri”. Nel racconto di London la scienza e la razionalità sembrano aver sostituito i sentimenti e la legge di natura.
L’uomo con le sfide con se stesso, tipiche del periodo di transizione tra Ottocento e Novecento, è stato sempre al centro delle opere di London che attraverso le sue avventure narra i mutamenti storici e sociali del tempo. Spariscono i colori e le persone ma non l’ombra e il bagliore. Quale sarà, allora, il destino dei due amici?
L’ombra e il bagliore
cristina marra