Un grido fatale – Angela Marsons



Angela Marsons
Un grido fatale
Newton Compton
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Angela Marsons ritorna a noi con questo thriller davvero ben riuscito, con una Kim Stone al suo massimo fulgore.  

Ritroviamo la sua squadra al gran completo, il suo secondo Bryan, e poi Penn e Stacey. Inoltre in questo romanzo c’è la presenza di Alison, una comportamentista che aveva già partecipato in passato alle indagini del gruppo, ma dopo un disavventura che le è quasi costata la vita, si è ritirata a vita privata. Kim Stone è riuscita a convincerla a tornare a collaborare con loro.

I primi capitoli sono incentrati sull’omicidio di una donna che si trovava al centro commerciale con la sua figlioletta, che viene ritrovata abbandonata in un negozio.

Successivamente Kim Stone si rende conto che hanno a che fare con un serial killer, poiché vengono uccise altre due donne, e di una viene rapito il bambino piccolo che era con lei. Quindi doppio stress per la sua squadra: trovare il serial killer prima che uccida ancora e salvare il bambino. Intanto il criminale scrive una lettera a Kim, chiedendogli di fermarlo. Ad aiutarlo in quest’impresa sarà anche un grafologo di fama e naturalmente Alison. Quando però sotto all’articolo online diffuso dall’amica/nemica Frost sugli omicidi, Kim trova un commento indirizzato a lei e firmato Noah, il suo capo le ordina di fare una conferenza stampa in cui lei sia molto dura con l’assassino.

Kim contravviene ai suoi ordini perché è convinta che solo mettendosi in una comunicazione amicale con lui, potrà salvare il bambino. Ovviamente questo provoca molti commenti risentiti dai lettori online della giornalista Frost.

Intanto Stacey sta anche seguendo un cold case che riguarda due violenze sessuali di pochi anni prima, in cui il colpevole è in carcere per la prima violenza, anche se si dichiara innocente.

Apparentemente questa sottotrama ha poco a che vedere con la trama principale del romanzo, ma la tenacia e l’intuito di Stacey dimostreranno a Kim la sua bravura e l’interesse intrinseco per il suo caso del serial killer.

In conclusione una Kim Stone in grande spolvero, spesso acida con il suo compagno di lavoro Bryan e anche con il resto della squadra e Alison, che non manca di redarguire. Ma d’altra parte noi siamo innamorati di questo personaggio proprio per come è tratteggiata e a lei Angela Marsons deve il suo successo.

Raffaella Bianchi

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