Guaio di notte – Patrizia Rinaldi



Patrizia Rinaldi
Guaio di notte
Rizzoli
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Gloria è una bambina segnata da un’infanzia infernale. Il padre è un tossicodipendente in carcere, la madre una prostituta. E la sua storia di affido nasconde altri segreti e altre paure. Diventata adulta fugge dal suo passato e si esibisce travestendosi da uomo. Ed è proprio in vesti maschili che la incontra la Signora, una sessantottenne vedova e di bell’aspetto anche lei in fuga dai ricordi. Gloria sta subendo un’aggressione e la Signora la salva e decide di portarla con sé, spacciandola per suo nipote Andrea. Arrivate in un albergo in una località termale della Toscana, rimangono coinvolte in una strana serie di omicidi. Improvvisatesi detective cercheranno il colpevole, ma soprattutto inizieranno una nuova vita.

Patrizia Rinaldi ci regala un giallo ironico, dal retrogusto partenopeo. La Signora e Gloria-Andrea sono due personaggi complessi, vittime dei propri familiari, l’anziana di un marito ossessionante e la giovane di una famiglia inesistente. A entrambe manca qualcosa, alla donna una figlia e alla ragazza una madre. La loro ricerca di affetto sembra trovare soluzione nel fortuito incontro che diventa occasione di salvezza e redenzione. L’insicurezza e la diffidenza le accomunano, oltre a una sorta di disagio che si manifesta nell’anziana con un’agorafobia, che lei chiama accidente, e nella giovane con un autolesionismo che la porta a tagliuzzarsi il corpo. Il loro malessere interiore racchiude anni di sofferenze psicologiche dalle quali cercano faticosamente di emergere.

E attorno tanti altri caratteri: i poliziotti così diversi tra loro, dal narcisista indolente allo scaltro manipolatore; l’albergatore Giorgio con la moglie abile negli affari e il nipote Luigino che lo venera; le vittime Achille e Lucilla dal passato misterioso. E poi c’è Donna Achille, il ratto ammaestrato che diventa presto parte della nuova famiglia composta dalla Signora e Andrea.

Le descrizioni dei luoghi sono tratteggiate velocemente, assumendo i contorni delle emozioni dei personaggi. La più suggestiva è quella di Posillipo, dove la Signora ha una cabina a mare e dove sogna di ritirarsi e trovare pace.

Nella trama troviamo un po’ di tutto, in un gioco letterario di contaminazioni che va dal giallo con tanto di rivelazione finale, al libro di viaggio, con frequenti incursioni nel romanzo psicologico. Le pagine passano da un registro all’altro, dal comico farsesco al drammatico, portando il lettore a conoscere poco per volta tutte le sfaccettature delle protagoniste, illuminando gli angoli bui delle loro difficili esistenze. Le due donne cresceranno, aggrappandosi l’una all’altra e soprattutto offrendosi fiducia reciproca, quella fiducia rassicurante che non avevano mai provato.

Il finale aperto lascia spazio a futuri sviluppi per questa nuova coppia di insolite e determinate detective.

Cristina Bruno

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