Sabina Colloredo
SOS Veleni in mare
Gallucci
Quattro cugini fra i dieci e quattordici anni trascorrono l’estate in un casolare di campagna vicino al mare con le mamme sorelle, tra giochi, bagni, letture. Ambientalisti appassionati (qualcuno un po’ troppo saccente, però) e impegnati secondo le parole d’ordine di Greta Tunberg, “agire localmente, pensare globalmente”, sono protagonisti di questo romanzo a tinte gialle che mostra un inquietante spaccato sociale criminale, ma anche la buona volontà e lo spirito di iniziativa dei giovani per difendere la natura e la vita del pianeta e di tutti noi.
In apertura vediamo un’ombrina che nuota felice nelle acque pulite e profumate finché non incontra e ingoia qualcosa che le toglie la luce e il respiro. Successivamente, due scene ci portano nel vivo della storia. Due uomini caricano su un camion di frutta e verdura diversi bidoni pieni di residui plastici e chimici, ma durante il percorso attraverso il bosco un bidone cade e rotola nel declivio schiantandosi contro un albero e versando nel fiume sottostante un liquido vischioso e maleolente. Più tardi sulla spiaggia i bagnanti vedono alla foce del fiume pesci, rane, insetti, due scoiattoli tutti morti, anche l’ombrina che aveva ingoiato un pezzo di plastica.
Whodunnit? Chi è stato? La squadra dei “Ragazzi della Quercia Storta”, presente in spiaggia, si sente chiamata in causa. I due più grandi individuano la fabbrica da cui partono i rifiuti tossici per la gran puzza intorno, ma vengono scoperti e legati. Intanto gli altri camion stanno viaggiando per imbarcare su un peschereccio gli ultimi fusti e affondarli in mare. La ragazza, però, prima di essere catturata aveva fatto in tempo a mandare un SMS al bel giovane bagnino. Corrono in tre sul motorino, corrono i carabinieri a sirene spiegate e infine la Quercia, po’ retoricamente, dice che sono stati Il Fiume e il Mare a salvare la Natura. Gli obiettivi del libro sono lodevoli e condivisibili nel merito, un po’ meno nel metodo: i dialoghi sono spesso appesantiti da informazioni e riflessioni che rallentano ritmo di narrazione e suspense.
Da 11 anni