Scomparire



robert cormier
Scomparire
elliot
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Perplesso! Questo era il mio stato d’animo quando ho finito il libro. Perplesso perché non l’avevo capito. Forse non avendo letto “il giovane Holden” (riferimento della IV di copertina) non avevo raccolto dei riferimenti particolari, oppure probabilmente nella traduzione è andato perso qualcosa di importante e leggerlo in lingua avrebbe un altro impatto. Più tardi, ricercando notizie sull’autore e sulle sue opere precedenti sono riuscito a farmi un’idea sulla morale del libro. La storia di per sè non l’ho trovata travolgente, non si è mai innescato quel feeling che spesso ti tiene incollato fino all’ultima pagina, insomma il libro non è un gran che. Ho apprezzato comunque la costruzione a “salti temporali” del libro, la scelta di raccontare una parte della gioventù di Paul, 13enne franco-canadese immigrato negli Stati Uniti, che deve affrontare i problemi d’integrazione e di bullismo, mentre il suo corpo di adolescente è pervaso dai primi pruriti ormonali. In tutto questo Paul scopre di possedere il dono di rendersi invisibile. Ma ogni dono ha un caro prezzo da pagare. La scomparsa del corpo si accompagna alla comparsa di un’anima meschina che guida le azioni dello “sparitore” rimuovendone le inibizioni.
Il potere logora l’anima. Paul, grazie al suo potere scopre cose che non avrebbe mai voluto sapere. Decide così di rinunciare per quanto possibile alle sue capacità, che richiedono dei prezzi sempre più alti. Ma il richiamo del sangue è forte, così che un Paul ormai 30enne e scrittore di successo si imbarcherà in un compito che alla fine lo distruggerà.

andrea zannini

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