Giulio Massobrio, dopo il successo dei primi due romanzi, che ruotano intorno alla figura del Commissario Piazzi, ha deciso di cambiare registro, dando vita, questa volta, ad un avvincente thriller storico. Il risultato è sicuramente altrettanto valido.
La vicenda ha inizio nel 1938 quando Nancy Colby, una giovane americana, cacciatrice di opere d’arte, riesce a venire in possesso di una pergamena di epoca romana che raffigura un complesso di grotte sotterranee. La ragazza, imbarcatasi sul transatlantico Rex per riportare in patria il prezioso reperto, viene intercettata dai nazisti, ugualmente interessati alla pergamena. Qualche anno dopo, nel 1944, i nazisti scoprono di non essere in possesso dell’originale della pergamena ed intraprendono una caccia affannosa che, però, attira l’attenzione degli Alleati. Martin Davies, agente segreto e storico dell’arte di padre inglese e madre italiana, viene inviato in Italia ed incaricato di seguire le tracce di Nancy e recuperare la mappa.
Il lettore viene così trascinato insieme al protagonista in una avvincente “caccia al tesoro” che si snoda lungo tutta la penisola italiana, ma che trova i suoi punti focali in Genova e Trieste.
L’autore ha l’occasione per mostrare anche le sue doti di storico, oltre che di scrittore, e grazie ad una corposa opera di ricerca, documentata dalla bibliografia presente al termine del romanzo, riesce a ricreare molto bene quella che era la dura situazione dell’Italia sotto la dominazione nazista. Le tensioni, le tragiche condizioni di vita della popolazione, il terrore dilagante ma anche il coraggio dimostrato dalla gente comune e la voglia di liberarsi da un’occupazione atroce e violenta.
E proprio la gente comune italiana, ed in particolar modo di Genova e Trieste, diventa la vera protagonista di questo romanzo, che si potrebbe quasi definire corale. Massobrio dà risalto e dignità ad ogni personaggio, seppur minore, che i protagonisti incontrano sul proprio cammino, anche a voler rendere omaggio alle tante persone che hanno combattuto ed hanno dato la vita per difendere il proprio Paese.
Grande importanza nella storia riveste anche il transatlantico Rex – all’epoca al centro di grande interesse e “metafora di un’epoca” – che custodisce il suo segreto ed attorno al quale ruota l’intera vicenda.
Un romanzo avvincente, come abbiamo detto, che miscela continuamente fatti reali ed altri inventati, e che per lo stile intenso, il ritmo serrato ed i continui colpi di scena, ricorda i migliori tratti di autori quali Dan Brown e Ken Follett.