Prima nazionale mercoledì 9 dicembre 2009 al Teatro Stabile della Sardegna.
Sangue dal cielo (quasi un musical) tratto dal romanzo di Marcello Fois.
Teatro Massimo, via De Magistris – Cagliari ore 21.00
Drammaturgia
Anna Zapparoli e Guido De Monticelli
Con
Corrado Giannetti: Bustianu
Maria Grazia Sughi: Raimonda
Lia Careddu: Franceschina
Maria Grazia Bodio: Grazia
Luigi Tontoranelli: Jaju
Cesare Saliu: Bisaju
Marco Spiga: Babbu
Isella Orchis: Clorinda
Paolo Meloni: Ruggero
Scene e costumi: Barbara Petrecca
Musiche: Mario Borciani
regia: Guido De Monticelli
assistente alla regia: Rosalba Ziccheddu
LO SPETTACOLO
A distanza di trent’anni dall’ultimo spettacolo che il Teatro Stabile della Sardegna ha portato in scena al Teatro Massimo di Cagliari, la compagnia ritorna sul palco di via De Magistris con una nuova produzione: “Sangue dal cielo (quasi un musical)”, ispirato al
romanzo di Marcello Fois (Sangue dal cielo, Il Maestrale/Frassinelli), mercoledì 9 dicembre 2009 in prima nazionale e in replica fino a domenica 13.
Cast dello Stabile quasi al completo per il misterioso caso giudiziario che Fois ha ambientato nella Nuoro di fine Ottocento: Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Isella Orchis, Cesare Saliu, Marco Spiga, Maria Grazia Sughi, Luigi Tontoranelli. Scritto da Anna Zapparoli e Guido De Monticelli che cura anche la regia, lo spettacolo propone la figura del popolare avvocato e poeta barbaricino Sebastiano Satta (interpretato da Corrado Giannetti), il quale ripercorre la vicenda di un ragazzo accusato di aver commesso un omicidio e poi misteriosamente morto in carcere. Tra incubi e visioni
notturne, la pioggia che scroscia incessante, gli avi che si materializzano all’improvviso con il loro blaterare, il piccolo musical onirico si snoda sulle musiche di Mario Borciani.
Orario spettacoli:
Mercoledì 9 ore 21
Giovedì 10 ore 17 e ore 21
Venerdì 11 ore 17 e ore 21
Sabato 12 ore 21
Domenica 13 ore 19
Biglietti
I Settore: intero 27 euro – ridotto 20 euro
II Settore: intero 22 euro – ridotto 16 euro
Loggione: intero 15 euro – ridotto 10 euro
Pomeridiani:intero 15 euro – ridotto 10 euro
Orari biglietteria Teatro Massimo:
Dal lunedì al sabato dalle ore 17 alle ore 20
NOTE DI REGIA
Sangue dal cielo è un noir, la storia di un misterioso caso giudiziario che ha come scenario la Nuoro di fine ’800. Al centro di quel caso, la figura del popolare avvocato e poeta barbaricino Sebastiano Satta, vissuto appunto a cavallo del secolo, il quale ripercorre la vicenda del suo assistito, un ragazzo con tratti di fragilità psico-fisica, accusato di aver commesso un omicidio.
Ma Sangue dal cielo è anche un sogno, una lunga notte di sonno agitato, popolata di suoni e visioni, e battuta da una pioggia scrosciante, continua, che rimbalza sull’acciottolato, sui vetri, sulle tegole, penetra fin nella stanza di Bustianu, l’avvocato-poeta, portando all’inquieto sognatore le immagini e le presenze del suo passato di ragazzo. Jaju, il nonno, Bisaju, il bisnonno, e Babbu, il padre morto prematuramente in una notte in cui la pioggia si era fatta rossa come il sangue, compaiono, materializzandosi fra le lenzuola del suo letto fattosi ormai fanghiglia melmosa. Lo aiuteranno a farsi strada nell’intricato caso giudiziario che si complicherà per la misteriosa morte in carcere del ragazzo accusato di omicidio, ma anche lo condurranno alla scoperta di se stesso ragazzo in un percorso a ritroso fino a quel giorno cruciale in cui Babbu partì per il Continente per non farvi più ritorno.
Lo spettacolo del Teatro Stabile della Sardegna trasferisce sulla scena la grande musicalità del romanzo di Marcello Fois dove il formidabile concertato della pioggia sembra avvolgere Nuoro facendone un nebbioso paesaggio dell’anima popolato di presenze e di suoni. E sono suoni che presto trascolorano in musica.
Ed ecco la Belle Epoque di un piccolo spettacolo di varietà orientaleggiante e vagamente salgariano a cui si reca Bustianu, coi suoi cieli di cartapesta raffiguranti Bombay al tramonto e i suoi fachiri impegnati in terribili prove, sotto i cui turbanti si rivela, a Bustianu sognante, il sembiante dei suoi avi blateranti un comico gramelot sardo-indiano; o il positivismo lombrosiano del famoso alienista, dottor Puligheddu, consultato dall’avvocato per una perizia, che, in sghembi versi e couplet da operetta, illustra agli ospiti del celebre Caffè Tettamanzi di Nuoro (in una scena completamente musicale) i sintomi dell’isteria criminale. Ma la musica si impenna, di fronte al folgorante incontro di Bustianu con la giovane Clorinda.
Ed è subito un trasognato recitar cantando monteverdiano a trasfigurare una semplice ragazza nuorese nella Clorinda guerriera che combatte in singolar tenzone col suo prode Tancredi. E saranno le note di un adagio di Mozart provenienti incredibilmente da una povera masseria della Barbagia, a inebriare Bustianu che, di fronte al contadino
che lo invita all’ascolto, dovrà confessare di non aver mai sentito la musica di quel sublime compositore.
Infine una marcetta deliziosamente infantile (anch’essa mozartiana) rivelerà e accompagnerà la mania vagamente autistica del ragazzo accusato di un omicidio in realtà mai commesso, di intagliare soldatini nel legno. E sarà anche il segno dell’infanzia ritrovata di Bustianu,
avvocato, poeta e sognatore, a suggello di quello che potremmo chiamare un piccolo musical onirico.
Guido De Monticelli
DAL ROMANZO ALLA PIÈCE L’idea era quella di partire da un romanzo per farne una pièce teatrale, la qual cosa non è affatto nuova sotto il sole. Tuttavia in questo caso l’idea obsoleta si accompagnava ad un tentativo, assai temerario, di partire da un romanzo con l’espresso intento di distaccarsene. “Sangue dal cielo” racconta una vicenda intima, crepuscolare… Racconta una crisi e una rinascita. È un romanzo atmosferico. Qui Bustianu tocca il fondo di una messa in discussione che lo sposta decisamente da eroe ad antieroe. Attraverso questo materiale di partenza si è ragionato con Guido De Monticelli a proposito del fatto che l’unica strada per ottenere teatralità da
questo materiale era di disattenderlo completamente: trasformare la tragedia in commedia, il buio in luce, il dialogo interiore in rapporto corale, il silenzio in musica.
Ne è scaturito “Quasi un Musical”, un prodotto onirico contro il realismo della trama. Pensavamo di aver disobbedito ad ogni regola, di aver ricostruito una pelle nuova a una vicenda gialla, d’inchiesta, tutta intessuta di letterarietà. E invece no: il risultato è che Sangue dal cielo sul palcoscenico, seppur opposto a “Sangue dal cielo” letterario abbia trovato un sistema, suo, interno per rimanergli fedelissimo. Magia del Teatro.
Marcello Fois
Informazioni e prenotazioni:
Teatro Massimo, dalle 17 alle 20 – Tel. 070/6778129
Relazioni esterne:
Grazia Pili
3924471330
Email: graziapili@tiscali.it
grazia@frisko.it