E’ un giallo che si legge tutto d’un fiato, tra passato presente e storia. Attento alle dinamiche personali, alle relazioni familiari spesso malate, alle storie nascoste di personaggi insospettabili. E ai sogni.
La detective Lisa Harding lavora alla Squadra Omicidi di Londra: è stata brutalmente aggredita e, dopo il trauma, non ritrova immediatamente tutti i suoi ricordi.
Gliene arrivano frammenti, come immagini lontane: lontane come quella vacanza di 19 anni fa, in Italia, in Trentino.
Era con altri quattro bambini: rubata una barca, erano approdati su di un’isola che la storia voleva abitata da una strega e dalle sue maledizioni.
Quell’isola nascondeva tra gli arbusti un corpo di donna, decine e decine di fotografie istantanee – immagini di occhi – appese agli alberi, un uomo incappucciato che li ha inseguiti, senza prenderli.
E quegli occhi ancora scrutano Lisa, dal di dentro, e ad affiorare, prepotenti, sono i ricordi di quell’approdo nella nebbia, sull’isola.
Una ragazzata finita in tragedia; la loro amichetta Maria era caduta nel lago e mai più ritrovata. I racconti dei bambini erano sfumati nel tempo: liquidati come suggestioni, credenze. Le ricerche sull’isola non avevano avuto riscontro. Nulla di nulla.
Ma qualcosa oggi prepotente ritorna nella testa di Lisa Harding, sensazioni, coincidenze. Parte per l’Italia e torna nel paesino delle sue vacanze in campeggio.
Subito percepisce un’attrazione verso il lago che la fa entrare come in trance, costringendola a fare i conti con la sua natura razionale. Lisa deve sapere; i frammenti del mosaico nella sua mente sono troppi ed hanno bisogno di ritrovare il giusto ordine.
Sono passati quasi vent’anni; la nebbia e l’acqua non hanno completamente coperto la storia dell’isola che ritorna nella vita attuale di Lisa, sotto forma di segnali e di premonizioni. L’intreccio, a volte mistico, si inserisce nelle indagini accurate, nelle suggestioni dei sogni ed in una serie di avvenimenti che porteranno Lisa, a rischio della propria vita, a fare chiarezza, in un paesino dove ci sono troppi segreti.
Chiarezza nelle acque del lago, che troppe volte si è tinto di rosso.
A. E. Pavani – Voci nella nebbia
Marinella Giuni