Le catene di una famiglia, strette fino a soffocare i componenti. È il tema parallelo de La figlia perfetta di Alex Stone. Un noir senza delitti, ma dove i protagonisti sono corrosi dal male. Una madre possessiva sino all’esaurimento. Una figlia compiacente fino all’annullamento. Un fidanzato che si insinua nella coppia per cercare di trarne qualche profitto.
Una figlia perfetta è un crescendo di manipolazioni di una madre nei confronti della figlia, Jessica, orfana di padre dall’età di sette anni e cresciuta credendo di essere stata abbandonata dal genitore.
Jessica è inadeguata a tutto,, così almeno le fa credere la madre. ” Mammina ” è inattaccabile , la sua unica preoccupazione è proteggere Jess da sé stessa e da chi cerca di profittare di lei. Un cordone invalicabile di bugie e contraffazioni circonda la coppia madre/figlia . Neppure l’ incontro con Adam, un idraulico squattrinato ma di grande empatia , serve a scalfire il muro.
Dura appena nove mesi la relazione tra Jess e il modesto operaio, picconata giorno dopo giorno da Abigail Harper, la madre onnipresente e tentacolare che lavorava per isolare Jess dal resto del mondo.
Nelle ultime settimane qualcosa era cambiato nel rapporto fra i due. La gelosia di Jess alimentata dalla madre e i segreti di Adam. Adam che un giorno scompare. Il furgone da lavoro abbandonato lungo la scogliera di Bournemouth, in un luogo isolato. Di lui nessuna traccia. Incidente? Scomparsa volontaria? Omicidio? Suicidio? Gli investigatori abbandonano le piste dell’allontanamento e del suicidio e mettono Jess nel mirino. La giovane donna comincia a dubitare di sé stessa. Suggestionata dalla madre pensa di avere delle amnesie e sospetta di essere l’autrice dell’omicidio di Adam.
Il romanzo è tutto un gioco di rimandi e flash back tra il prima e il dopo, alla ricerca dei buchi neri nel passato di Jess. Una ininterrotta catena di fallimenti. Una vita costellata da errori, perdite, sconfitte. Solo la presenza di Abigail ne riduceva l’impatto negativo. Così almeno sembrava. Sarà il recupero del diario segreto di Abigail ad aprire gli occhi alla figlia. Un’esistenza di bugie, manipolazioni e macchinazioni per tenerla in gabbia, intrappolata in un rapporto malato. Il primo sabotaggio risale alla scomparsa del padre. Nessun abbandono, nessuna colpa: il genitore era morto in un incidente. Da lì il castello di menzogne costruito all’unico scopo di indebolire la ragazza, soffocarla con i sensi di colpa e renderla succube. Quel diario diventato pubblico si trasforma nell’atto di accusa per la scomparsa di Adam: sara’ Abigail ad essere messa sotto inchiesta per la morte del giovane. Abigail che pagherà anche per colpe che non ha commesso. Ma nel conto avranno un peso anche gli anni di soprusi su Jess. Sarà giudicata anche per essere stata una madre imperfetta.
