Stringente e intrigante fin dall’inizio: Un uomo pericoloso, l’ultimo romanzo di Crais – scrittore di fama internazionale – apprezzato in Italia ma stranamente sempre pubblicato con miope parsimonia – come sempre interpretato dai suoi protagonisti cult: Elvis Cole e Joe Pike. Prima scena ambientata a un isolato dal Sunset Boulevard, Los Angeles, in una zona elegante del centro piena di boutique di lusso e raffinate pasticcerie.
Stavolta Crais regala a Joe Pike, lo statuario ex marine, ex ufficiale di polizia, ex mercenario ed ex contractor al servizio del governo americano la palma di interprete principale.
Siamo a Los Angeles, è una giornata come tante e una giovane cassiera di banca vorrebbe tornare a casa prima delle fine del suo turno perché l’hanno avvertita che a casa sua, villetta faticosa da mantenere con lo stipendio, ci sono problemi con l’impianto di irrigazione…
Uscendo dalla banca, quel giorno tuttavia , Joe Pike pensava solo a farsi gli affari suoi e non aveva certo intenzione di dover intervenire per sventare un brutale rapimento e salvare la vita a qualcuno. Certo non si aspettava di dover intervenire in aiuto di una donna, nella fattispecie proprio quella giovane cassiera con la quale aveva scambiato appena due parole allo sportello.
Ma mentre se ne sta andando, Pyke si rende conto che due uomini, attaccando discorso proprio con la sua cassiera, giovane donna di nome Isabel “Izzy” Roland, l’hanno attirata in una trappola costringendola a salire sul loro SUV grigio scuro, nuovo e luccicante. Senza neppure rifletterci, mette in moto la sua Jeep, segue la loro scia ed entra in azione. Tallona il SUV e, dopo appena pochi isolati, riesce a fermarli e a liberare la ragazza terrorizzata convinta di essere la vittima di un tentativo di stupro. I due verranno messi sotto accusa e arrestati. Isabel pensa solo a un tentativo di violenza perché non sa e non immagina un qualunque altro motivo per il quale quei due uomini abbiano tentato di rapirla. Ricorda solo che mentre piangeva e si dibatteva terrorizzata, i suoi aguzzini continuavano a ripeterle una frase per lei incomprensibile: conosciamo il tuo segreto.
Dopo aver rilasciato una deposizione, Pyke lascia Isabel affidata alle cure della polizia ma le dà il suo numero di telefono invitandola e chiamarlo se ha bisogno di aiuto. Cosa che lei il giorno dopo fa quando, dopo essere stata riportata a case dalla polizia, viene a sapere che i suoi rapitori sono usciti su cauzione e ohimè lei vede dalle sue finestre di casa un altro Suv, con due uomini a bordo, che sembra aspettare solo lei , in agguato, pronto a rapirla ancora. Ma i due che Isabel, Izzy, sta vedendo ora dalla finestra non possono essere quelli che l’avevano rapita, perché entrambi vengono ritrovati altrove uccisi. Nella notte qualcuno ha fatto loro la festa.
Joe Pike capisce immediatamente che dietro quella storia deve esserci qualcosa di grosso e di sporco . E se questa è la spiegazione, forse la ragazza è in grave pericolo. Ma cosa c’entra Izzy, una ragazza, certo non ricca, di ventidue anni, con le azioni di una banda criminale? È solo una vittima o magari inconsciamente colpevole di qualcosa ? Ciò nondimeno nel frattempo Pyke , visto che la polizia pretende di andare più a fondo sul suo coinvolgimento nella vicenda, chiede aiuto al suo amico e socio Elvis Cole dell’agenzia investigativa.
Ma la forzosa assenza provocata dall’interrogatorio della polizia, legato alla morte dei due rapinatori non concederà a Pyke la possibilità di impedire il nuovo rapimento di Isabel Roland. Ormai è evidente che una squadra criminale locale, coordinata da un cervello che comanda da fuori lo stato, vuole assolutamente qualcosa dalla ragazza , ma cosa e perché? Izzy, anche a detta dei suoi datori di lavoro e della sua migliore amica e coetanea, è solo una normalissima ragazza, orfana di entrambi i genitori. Quali oscure ragioni possono farla diventare all’improvviso il prezioso bersaglio di una banda di criminali? Per saperne di più Pyke mette in moto il suo consulente segreto e spia nelle fila degli investigator,i John Chen, tecnico della Scientifica della polizia di Los Angeles. Ma spetterà soprattutto a Elvis Cole , reduce decorato dal Vietnam, ex vigilante, esperto di arti marziali (soprattutto Wing Chun, Tae Kwon Do e Tai Chi) il compito di fare un primo giro esplorativo per annusare la situazione. Per cui Cole , salta sulla sua mitica e decappottabile: Chevrolet Corvette Stingray “Jamaica Yellow” del 1966 giallo pastello, e comincia a muovere le sue pedine. Dalle poche informazioni rinvenute sul cellulare di Isabel qualcosa di preciso comincia a emergere, collegabile ohimè con la tortura e l’uccisione di un maresciallo americano in pensione, un uomo di nome Ted Kemps,. La ragazza dopo il primo tentativo di rapimento andato a vuoto aveva tentato di mettersi in contatto con lui . Kemps rappresentava una presenza di lunga data nella vita familiare di Izzy, tanto che lei lo chiamava “zio”. Ted Kemps aveva fatto parte dell’Agenzia federale US Marshall Service che ora ha scatenato i suoi rappresentanti per dare la caccia al suo assassino, Kemps per anni aveva fatto da collegamento nei programmi di protezione testimoni. La sua uccisione, unita al rapimento di Isabel, coinvolgerà Pyke e Cole in una storia lontana nel tempo, legata a un lungo processo farmaceutico per frode, e a svelare il lontano e complesso mistero che includeva un’intricata storia familiare degli informatori, le loro azioni e una serie di bugie Il caso dovrebbe essere chiuso da anni, i principali imputati sono morti in prigione ma qualcuno pare sia ancora molto vivo e in cerca di vendetta a ogni costo.
Come sempre Crais non sbaglia un colpo, i suoi Cole e Pyke sono al meglio, ma stavolta trovo notevoli la caratterizzazione e la presenza in scena sia di Izzy che dalle sua migliore amica, la meravigliosamente esuberante Carly.
Che dire ancora se non che Crais è sempre Crais. E anche questo capitolo della sua celebre serie interpretata dall’accoppiata investigativa Elvis Cole e Joe Pyke funziona alla grande. Accoppiata amata e sempre privilegiata dall’autore che, per la figura dell’investigatore privato, si è ispirato a suo padre, un eccellente poliziotto americano.
Una serie questa del ciclo Cole/Pike che ha visto ben diciotto romanzi (questo è uscito negli Stati Uniti nel 2019 ), ma per la quale Crais, nonostante la sua fortunata carriera lavorativa come sceneggiatore, ha sempre rifiutato di cedere i diritti per trasposizioni cinematografiche o televisive, dichiarando: “ Elvis Cole è nato per la carta stampata. É un personaggio vivo e credibile solo quando raggiunge e tocca la mente dei miei lettori. Insomma lui è un qualcuno di speciale che ciascuno può e deve poter immaginare come vuole. Se facessi prestare il volto di un attore sarebbe sciupare qualcosa di molto privato e personale tra me e loro. Avrei paura di deluderli.”
Un uomo pericoloso – Robert Crais
Patrizia Debicke