Terza e ultima parte di un interessante approfondimento griffato “Il re � morto” (le prime puntate sono uscite gli scorsi due gioved�).
In La galleria dell�usignolo di Paul Harding in Gli investigatori di Dio, Mondadori 2009, a cura di Mauro Boncompagni, tutto ruota attorno ad una partita a scacchi lasciata a met� tra un prete ed un futuro morto ammazzato. Anche il personaggio principale frate Athelstan sa giocare a scacchi. L�idea essenziale � simile a quella di un breve racconto pubblicato dieci anni prima (cio� nel 1981 rispetto alla prima edizione del romanzo che � del 1991 uscito con il nome vero Paul Doherty).
In Il quadrato della vendetta di Pieter Aspe, Fazi 2009, a pag. 248, il rapitore e il rapito si mettono a giocare a scacchi. Il primo sta per dare matto al secondo in quattro mosse.
Ne L�ultimo custode di Carlo A. Martigli, Castelvecchi 2009, Franceschetto, figlio del papa Innocenzo VIII, e Pico della Mirandola si trovano l�uno davanti all�altro �il secondo si chiese su quale assurda scacchiera stesse giocando la sua vita. Chi era veramente? Si era creduto una Torre che emanava una luce da lontano, ma forse era solo un misero pedone destinato ad andare avanti casella per casella�(pag.415).
In The murder in number four, un racconto di John Dickson Carr, l�autore esplora per la prima volta la tecnica della risoluzione di un problema, dissertando non tanto sulla tecnica della camera chiusa� ma su come il detective possa e debba lavorare per risolvere felicemente un caso poliziesco. Riporto la prima parte della dissertazione, tra Sir John Landevorne e Bencolin che nel corso del racconto, fieramente, dice : �..E io sono Bencolin, prefetto della Polizia in Parigi�; ometto la seconda parte perch� si fa riferimento palese alla risoluzione del caso in questione (la traduzione � di Antonietta Maria Francavilla): ��Che bella scacchiera, vero? � osserv� dopo un poco (� Bencolin che parla ora: n.d.r.)
�Una partita a scacchi pu� essere un�impresa terribile e affascinante quando
bisogna giocarla a rovescio e con gli occhi bendati. L�avversario comincia col re in posizione di scacco e tenta di rimettere i pezzi nelle posizioni in cui si trovavano all�inizio. Ecco perch� non si possono applicare regole o leggi matematiche al delitto. Il miglior giocatore di scacchi � quello che riesce a visualizzare la scacchiera come lo sar� dopo la sua mossa. Il miglior investigatore � quello che riesce a visualizzare la scacchiera com�era stata prima che lui trovasse i pezzi disposti a casaccio. Deve possedere tanta immaginazione da intuire le occasioni che il criminale ha avuto, e da agire come il criminale avrebbe agito. E� una grande, orrenda battaglia tra due immaginazioni opposte. Nessuno � pi� portato di un investigatore a fare un mucchio di pompose e macchinose chiacchiere su ragionamento, deduzione e logica. Troppo spesso dice �ragione� quando in realt� intende �immaginazione�. Io invece mi rifiuto di ammettere che una pedanteria da due soldi come la ragione venga confusa con una qualit� assai pi� elevata�.
Questo pezzo � stato tratto dal brillante articolo di Pietro De Palma La prima produzione di John Dickson Carr: i quattro racconti di Bencolin, pubblicato nel Blog del giallo Mondadori.
Questo il link:�https://blog.librimondadori.it/blogs/ilgiallomondadori/2009/09/07/la-prima-produzione-di-john-dickson-carr-i-quattro-racconti-di-bencolin/#more-4481.
Ultime aggiunte.
Questa volta sono stato colpito dalla seconda di copertina (anche le seconde di copertina fanno brutti scherzi�) �Sono sei e sono i migliori esperti d�arte in circolazione. Si fanno chiamare il Gruppo degli scacchi e di professione falsificano e rubano opere di immenso valore per rivenderle al miglior offerente. Ci sono la Torre, l�Alfiere, la Donna, il Cavallo e ognuno ha un ruolo diverso, proprio come le pedine del gioco: e poi c�� il Pedone, alias Ana Mar�a: ladra infallibile e proprietaria di un negozio d�antiquariato ad Avila. E tutti rispondono a un grande e misterioso capo: il Re, imperscrutabile fondatore del Gruppo�. Chi mi conosce sa gi� la ragione del mio interessamento: gli scacchi.
E dunque ho preso La camera d�ambra di Matilde Asensi, Rizzoli 2009, senza farla tanto lunga. Romanzo che mi ha profondamente deluso.
In Chi ha rubato la testa di zio Tobias? di Jonatham Latimer, Mondadori 2009, citati gli scacchi pag.102 �Nella stanza erano rimasti soltanto George Cuffin e il dottor Harvey che passavano il loro turno di guardia giocando a scacchi��. Tre pagine dopo �Nel frattempo il dottor Harvey aveva riconosciuto d�essere stato sconfitto e la partita a scacchi era terminata�.
In Il sentiero dei bambini dimenticati di Elly Griffith, Garzanti 2009, Ruth Galloway, professoressa di archeologia forense all�universit� del North Norfolk, specializzata nella datazione delle ossa antiche, facendo una ricerca su Google su un certo Nelson, ispettore di polizia, si imbatte nel �campione americano di scacchi�, evidente riferimento (credo) a Harry Nelson Pillsbury (1872-1906).