Tutti hanno dei segreti a Natale – Benjamin Stevenson



Benjamin Stevenson
Tutti hanno dei segreti a Natale
Feltrinelli
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Un’esilarante maratona natalizia del crime si sviluppa secondo i tempi del calendario dell’Avvento: 24 capitoli per 24 giorni e 23 indizi, più la scoperta dell’assassino. 

Il tutto si svolge in Australia, quindi, non sotto i fiocchi di neve come nell’immaginario natalizio europeo, ma in un clima caldo afoso tipico dell’altro emisfero terrestre.

Benjamin Stevenson si cimenta in un episodio speciale della sua serie con il detective per caso Ernest Cunningham, già protagonista in “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” e “Tutti su questo treno sono sospetti” . È una sorta di “storia-panettone”, che vuole in qualche modo dettare le regole del filone letterario natalizio del giallo, come si vedrà proprio alla fine dopo l’epilogo, con le 7 regole di Ernest Cunningham.

Il libro inizia, secondo lo stile già sperimentato dall’autore, con un incipit che è un vero e propro patto dettagliato con il lettore, un programma nel quale si spiega cosa aspettarsi dalle pagine che seguiranno. 

Di fatto il narratore, nonché protagonista Ern, nonché autore e giallista, sia nella vita che nel  libro, ci conduce nella storia con una sorta di tour delle tecniche narrative che prendono a esempio le regole d’oro del giallo classico, sfidandole una ad una. 

E pur dichiarando di rispettare queste regole, e di essere un narratore affidabile, sconvolge i punti classici di riferimento, disorientando il lettore che nell’ovvio di ciò che legge, sa di non poter trovare la soluzione.

Nel corso della lettura vengono date indicazioni su come procedere nell’investigazione, quasi come in un manuale interattivo per aspiranti giallisti. 

L’autore parla con il lettore avvisandolo delle mosse che farà, e a volte anticipando ciò che accadrà. Un vero caos architettato intenzionalmente per creare illusione.

Al culmine di questa parodia del giallo classico, il protagonista, al pari di un Poirot o di un Padre Brown, dichiara di avere un momento-lampadina, ovvero una sorta di epifania e, un passo avanti al lettore, lo incita a risolvere il caso.

La storia, che ha veramente poca importanza, perché strumento di un complicato esercizio narratologico, ci racconta di come il nostro protagonista Ernest Channingam chiamato dalla sua ex moglie nel panico, si troverà costretto a scoprire chi e perché vuole farla apparire un’assassina.

Due omicidi, commessi nel periodo dell’Avvento, sono la sfida che Benjamin Stevenson pone al lettore  che ha condotto per mano e interpellato tutto il tempo,

proponendo un capitolo al giorno per trovare la soluzione sotto l’albero di Natale il 24 dicembre. 

Questo non è certo il primo giallo di Natale del panorama letterario, ma la sua originalità sta nella capacità di ridurre complicati tecnicismi in una esilarante commedia-gialla interattiva, che ha la potenzialità per essere condivisa come l’indagine di gruppo in una Escape room.

Allora buona indagine a tutti!

Cinzia Censi

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