Come passa il tempo. La stanchezza si fa sentire, i ritmi moderni fanno paura, i protagonisti di Blini cominciano ad avvertire gli anni e gli acciacchi. Bisogno di qualcosa di diverso? Che dia senso alla vita? O solo cattivo umore. Dopo Unico indizio un anello di giada, esce un nuovo romanzo di Maurizio Blini ma con i suoi soliti personaggi. Il ritrovamento del cadavere di una prostituta sgozzata nel parco del Valentino mette in fibrillazione la sezione omicidi della Questura di Torino. Il poliziotto Alessandro Meucci è stufo. Tutto cambia e sta cambiando. Anche il mondo della prostituzione parrebbe. Chi ha ucciso è già stato punito? Ma quell’omicidio è solo il primo di una serie di delitti. Dopo Unico indizio un anello di giada, il duo si trova davanti assurdi omicidi a catena. Un serial killer? Qualcuno, un folle inafferrabile che fa paura. Un macabro rituale che sembra legare alcune vittime al ex poliziotto, ora investigatore privato, Maurizio Vivaldi. Chi si nasconde dietro a questo sinistro disegno? Chi lo vuole morto? Qualche volta il panico fa scordare la ragione, anche i poliziotti sono esseri umani. Nessuno è infallibile di fronte alla morte. La caccia all’assassino si trasforma in un caso da cardiopalma per Meucci e Vivaldi in una Torino misteriosa avvolta dalla nebbia. I due amici arriveranno al limite della famosa linea di non ritorno. Sotto tiro di sconosciuti, di uomini invisibili. Intrighi e puro orrore da sfidare con la nebbia che incombe foriera di angoscia. Ce la faranno? Chi “Riposerà In Pace”? Ci sarà un’altra possibilità per Meucci e Vivaldi? Un giallo che provoca a ogni pagina, si trasforma in incubo, affonda le radici nel passato e farà molto male.
R.I.P. (Riposa in pace)
patrizia debicke