Penelope Poirot fa la cosa giusta – Becky Sharp il 10 giugno a Milano

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Penelope Poirot fa la cosa giusta
Gli alianti, Marcos y Marcos

VENERDÌ 10 GIUGNO ore 18.30  LIBRERIA UTOPIA via Marsala 2
BECKY SHARP alias Silvia Arzola
presenta
Penelope Poirot fa la cosa giusta
con Lucio Morawetz, Silvia De Laude e Martina Febo

Il romanzo d’esordio di una brillante autrice che si firma Becky Sharp e dà vita a una coppia letteraria da applauso: Pen e Velma.
Una “madam” sopra le righe, carismatica, ficcanaso e decisamente presuntuosa, e una “miss” in apparenza ingenua, con radici anarchiche e buon intuito.
Dal West End di Londra a Villa Onestà nella campagna toscana per una vacanza nel segno del benessere che si rivela ben poco rilassante.
Tra psico-sedute molto psycho, bugie, intrighi, una sparizione, una morte… un caso degno della pronipote del celebre Hercule.

“Avvertii l’artiglio gelido del pericolo afferrarmi le caviglie e risalire sulle cosce attraverso il pigiama. Aprii la borsa e afferrai il coltello: se era successo qualcosa ad Achille, lo stesso poteva accadere a Hamilton. Con passo lieve e febbrile raggiunsi la sua stanza. Cercai di aprire, ma era chiusa dall’interno. ‘Hamilton, per l’amor del cielo, sono io’.
La porta si aprì con un cigolio. Una mano mi arpionò il braccio, trascinandomi nella stanza buia.
Il coltello cadde con un tonfo ovattato sul tappeto”

Con il sangue che le scorre nelle vene, Penelope Poirot sprizza talenti: la vocazione per risolvere misteri, la propensione a vivere artisticamente, il palato fine e la penna feroce di una critica gastronomica perfetta.
La passione, si sa, quando arde divora, e Penelope Poirot è provata nello spirito quanto ammorbidita nel corpo; stile Botticelli, dice lei, stile krapfen, pensa e non dice Velma Hamilton, la sua nuova, perplessa segretaria.
È il momento di cambiare, di partire: c’è una clinica salutistica, nelle colline del Chianti, che promette di depurare corpo e mente.
Ha un bel sapore gotico, avvolta così dai rampicanti, stemperato dalla luce dorata che occhieggia dalle persiane.
A cena il cibo è mesto, ma il bellissimo giardiniere sa come fartelo dimenticare. La donna alta e misteriosa scatena rivalità, odio e simpatia; la famosa scrittrice il desiderio insopprimibile di rubarle il marito.
Penelope non rinuncia al tacco dodici e alla volpe bianca neppure quando trascina Velma ad abbandonare ogni principio in osteria, e basta una pasticca alla violetta per coprire un altro vizio clandestino.
Poi, nelle sedute libido-dinamiche, scavano tutti insieme buche immaginarie per disseppellire i segreti. Operazione non priva di rischi: certi segreti, allo scoperto, esplodono.
C’è odore di gelo nell’aria di novembre, e il delitto, quando accade, è sulla neve bianca. Neve che cade imperterrita sull’assassino, sulle prossime prede, sulla nuova trappola.
Con il sangue che le scorre nelle vene, Penelope Poirot non ci casca. In certi casi, solo lei sa qual è la cosa giusta.

Se le chiedi cosa fa, Becky Sharp ti dirà di essere un’avventuriera della parola scritta e vanterà le sue prodezze da redattrice, copy e traduttrice. Millanterà nobili natali nel regno della filosofia e della critica letteraria. Non paga, insinuerà di essere scrittrice, misteriosa e altresì tradotta oltralpe. In realtà si sospetta che si dedichi ad attività sedentarie e che nei libri, soprattutto, si nasconda.

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