Nel 2006 il lungometraggio tedesco Le vite degli altri ottiene un successo di critica e di pubblico straordinari, ma in realtà il regista non aveva fatto altro che portare sullo schermo uno dei vizi più profondi degli esseri umani: sapere tutto degli altri fino a confondere le loro esistenze con le nostre o nel peggiore dei casi fagocitarle e basta.
Fabio Lombardi con Passo a due si spinge oltre il concetto del voyerismo e imbastisce una trama delicata e complessa sulla possibilità della compravendita di esistenze. La fa passare come una cosa legale e ci mette in mezzo anche una vera e propria società specializzata in questo genere di transazioni.
Ed è così, con questa apparente leggerezza e accettazione di normalità che i lettori assaporano i primi capitoli del libro. Una coppia che ama il lusso, le feste, i viaggi e la vita sbrilluccicante che non si può permettere cede tutti i beni in cambio di una cifra che potrà soddisfare i futuri capricci di entrambi, anche passionali e carnali, e rendere più ginger la loro esistenza.
Ma è davvero così? Quanto costa vendere l’anima al diavolo e quanto costa riaverla indietro, sempre se dovesse essere possibile?
Passo a due è la massima rappresentazione di giallo psicologico dove non ci sono assassini, non ci sono morti, non ci sono indagini e non ci sono veri colpevoli, perché lo sono tutti, eppure i lettori fremono e si angosciano per bene, e siccome l’emotività dei lettori di genere è noto che si autoalimenta, un romanzo come questo è l’apoteosi del piacere, tanto che in molti passaggi si torna indietro e si rilegge lo stesso periodo due volte, non perché non lo si è compreso, ma perché è troppo bello per lasciarlo andare.
Una costruzione narrativa indovinatissima dove lo stile essenziale dell’autore dà linfa e consistenza alla trama e dove i due protagonisti si muovono come soccorritori nella nebbia, ignorando fino alla fine che ne sarà di loro nella mente dell’autore.
Ultima annotazione: l’araba fenice di Vallecchi editore negli ultimi mesi ha deciso di non sbagliarne una e basta dare una occhiata al suo catalogo per capire che è questa la casa editrice da tenere d’occhio per le prossime stagioni.