Paranoid Park

Portland, Oregon: Alex ha 16 anni, una vita che scorre normale tra il liceo, gli amici, Jennifer, la fidanzatina troppo intraprendente, i genitori che si separano, il fratellino Henry, troppo sensibile e la grande passione per lo skateboard.
Paranoid Park è il paradiso un po’ malfamato degli skaters dove si incontrano e si esibiscono i migliori della città, e dove vivono anche ragazzi senzatetto.
Dopo esserci andato una volta con Jared Finch, il migliore amico, più grande e bravissimo con lo skate, Alex decide di ritornarci una sera da solo. Conosce un gruppo di punkabbestia tra i quali Scratch che gli fa provare l’ebbrezza di salire su di un treno in corsa.
Accade un fatto drammatico e di colpo la vita cambia, muoiono un uomo e l’innocenza di Alex che non condivide con nessuno questo terribile segreto, nemmeno con il comprensivo ispettore di polizia Brady che indaga sull’accaduto girando per le scuole a interrogare gli skaters.
Il senso di colpa lo opprime e lo fa maturare. Alex riesce a comunicare e a essere sé stesso solo con l’amica Macy, la quale con discrezione e affetto lo esorta a mettere per iscritto i suoi pensieri. La scrittura ha un effetto catartico e Alex riesce a trovare dentro di sé la forza per razionalizzare quanto accaduto.
Una bella storia, che insegna a trovare dentro sé stessi le risorse per affrontare la vita, anche se si sente che dietro i pensieri di un adolescente c’è la penna di un adulto.
Con questo libro Blake Nelson ha vinto il Premio Grinzane Cinema 2008 per il miglior libro da cui è stato tratto un film che ha vinto un premio speciale al Festival di Cannes 2007. Nel libro il nome del protagonista non è indicato, Alex è il nome che gli è stato dato nella trasposizione cinematografica e che ha adottato anche Blake Nelson per parlare del libro nella conferenza stampa durante il suo viaggio in Italia lo scorso aprile.

AMBRETTA SAMPIETRO

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