L’ autore si diletta dopo una serie di romanzi storici con un poliziesco ambientano nei nostri giorni.
Una persona,finita sul lastrico, si suicida. Accanto viene trovata una lettera bianca. Altre persone riceveranno una missiva senza messaggi e verranno fagocitate in maniera più o meno drammatica.
Le indagini vengono affidate al vicequestore Perticone, personaggio bizzarro e originale al quale a un certo punto viene affiancato uno psicologo.
Si spera che questa presenza dai forti connotati umani possa essere di aiuto. Pio, questo è il suo nome, si atteggia a uomo saggio anche se il suo passato non è proprio limpido e sembra guidare Perticone attraverso un labirinto di situazioni e personaggi.
Le indagini vengono quindi inframmezzate da riflessioni psicologiche e frasi lampo dal vago sentore orientale.
Con lo scorrere delle indagini, gli omicidi aumentano, la trama si ingarbuglia,diverse persone vengono sospettate e messe alla berlina fino all’imprevedibile esito finale.
Un poliziesco originale e piacevole. Degno di rilievo il personaggio dello psicologo, piccolo saggio, che accompagna e si scontra con il vicequestore, sullo sfondo di una città, Genova, che ammicca sorniona e previdente come un gatto.