Il protagonista è Elia. Vive di commercio alla periferia di Roma. Rimasto vedovo vive con Luca, suo figlio. Si lamenta perché gli affari vanno male e inveisce contro cinesi ed altri extracomunitari che interferiscono con il suo negozio vendendo a prezzi bassi merce taroccata o di infimo valore. Il figlio invece al lavoro però preferisce le facili lusinghe della criminalità, quella delle bande di periferia. Luca dopo la morte della madre si è chiuso in suo mondo. Solo Marco Valoti detto “Roccia” lo strappa da questa realtà inserendolo nella microcriminalità. Luca viene ad un certo punto incriminato per spaccio di stupefacenti. Poi muore purtroppo un emigrato che frequenta la zona dove il padre lavora. Elia diventa il principale sospettato. Il commerciante si professa estraneo. Ed ecco che entra in scena l’avvocato Alessandro Gordiani , personaggio seriale presente anche nel libro precedente dello scrittore ne “Solo Dio è innocente”. L’uomo si destreggia abilmente tra bande di criminali, procuratori inflessibili e amori mai terminati. L’avvocato si troverà alle prese con una situazione molti più complicata del previsto dove la verità si nasconde nel degrado e nelle consuetudini di un posto piano di risentimento.
Un legal-thriller romano scritto da uno che se ne intende. Lo scrittori è infatti un avvocato penalista. Si tratta di un giallo giudiziario che si sviluppa in maniera semplice e lineare. Si sommano molteplici tematiche che vanno dai rapporti familiari, al ruolo genitoriale, al dramma infinito della droga, allo strisciante razzismo evidente in chi ci vive e respira accanto e non nelle discussioni altolocate di una borghesia progressista ma assente dalle relazioni e dalla vissuta quotidianità con i cinesi e gli arabi.
Nel giallo ci troviamo di fronte a personaggi costruiti, che mantengono una loro solidità e che catturano nella lettura. Vi è un’evoluzione di quelli che sono i propositi delle persone, emergono nuovi propositi, desideri buoni e lusinghe ai soldi facili.
Romanzo leggero ma che tocca temi di scottante attualità.
Nella tana del serpente – Michele Navarra
Roberto Estavio
