Michele Noci è un anziano amministratore di condominio. Per vivere non ha mai avuto bisogno di lavorare, e tuttavia ha deciso di occuparsi dello stabile in cui risiede per proteggerlo dall’incuria dei suoi predecessori. L’edificio, costruito negli anni Settanta, è pretenzioso; all’epoca gli appartamenti erano stati acquistati da persone di potere, commercianti abbienti, ricchi professionisti, ma la recente crisi economica ha messo a dura prova le finanze di molti condomini, e la nomina di Michele come amministratore sembrava poter essere d’aiuto. Le spese condominiali, tuttavia, non accennano a diminuire, ma nessuno ha il coraggio di chiedere spiegazioni. i rapporti interpersonali si fanno tesi: esplodono litigi, e i vicini – ormai perlopiù anziani e incattiviti – smettono di salutarsi, finché, alla vigilia di Natale, il cadavere dell’amministratore viene ritrovato riverso al piano terra di una delle palazzine. Sembra trattarsi di un incidente: l’ispettore Mario Fagioli detto il Gladiatore, chiamato sul posto, viene così invitato ad archiviare il caso come “morte accidentale”. Incuriosito dalle donne intraviste sulla tromba delle scale, il poliziotto inizia a fare domande, rendendosi presto conto di trovarsi di fronte a una situazione ben più complessa: rispolverati i ferri del proprio mestiere, a soli due anni dalla pensione, decide così di andare contro tutto e tutti, per scoprire cosa si celi dietro quella morte.
Giuseppina Torregrossa, scrittrice nota al grande pubblico, torna alla carica con un romanzo frizzante, edito da Marsilio. Un giallo che ha il sapore della commedia, dove duecento pagine si leggono velocemente. Una storia all’apparenza molto semplice, che nasconde legami intrecciati vecchi di anni. Gli uomini sono creature complicate, si sa e in questo libro certe dinamiche si aprono all’occhio del lettore attento. Esistono film senza pretese e anche romanzi. Un libro che può essere letto facilmente, in poche ore, come in più giorni. Ti incuriosisce, ti fa arrivare fino alla fine, lasciandoti quella sensazione di amaro in bocca. Un condominio all’apparenza innocuo, popolato da persone anziane e di facoltosa origine, che mostrano dei lati di se stessi non proprio entusiasmanti. Un modo per comprendere che nessuno è come sembra e nessuna storia ha un copione già scritto, anche se così potrebbe sembrare. I personaggi si amano o si odiano, e ti lasciano a modo loro, un sorriso stampato sulle labbra. Consigliato, per chi ama il genere.
