Memoria – David Lagercrantz



David Lagercrantz
Memoria
Marsilio
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Una grande ragnatela su cui l’autore accende la luce centrimetro dopo centimetro, sgarbugliando nodi e rivelando dettagli che non solo disegnano il quadro finale della storia ma che punteggiano la società svedese di sotterfugi e segreti generatori di morte e sofferenza. Memoria di David Lagercranz (Marsilio) è un crime scandinavo ambientato a Stoccolma dove il ritmo non è travolgente e non tiene il lettore incollato alle pagine ma dove la storia, nella sua complessità e nella sua originalità, risulta infinitamente più interessante dei personaggi che la sviluppano. Il professore di psicologia Hans Rekke e la poliziotta Micaela Vargas provano ad essere dei novelli Holmes-Watson: si completano, si studiano, si attraggono e si respingono ma solamente insieme riusciranno a sbrogliare il bandolo della matassa e a mettere al tempo stesso un po’ di ordine nelle loro vite grazie all’infallibile capacità deduttiva di uno e alla lucida determinazione dell’altra.

Memoria ruota attorno a Claire Lidman: una funzionaria di banca che tutti credevano morta ma che quattordici anni dopo sembra ricomparire in una fotografia di spalle scattata a Venezia svegliando dubbi, paure e speranze del marito Samuel che non aveva mai saputo darsi una spiegazione né della sua fuga improvvisa né tantomeno della sua presunta (almeno fino a quel momento) morte in un incendio in Spagna.

Se la possibile rimparsa di Claire è la scintilla che accende la storia, la trama si muove nel mondo della piccola crimilità svedese per coinvolgere anche i grandi criminali finanziari senza escludere anche il mondo politico inclusa la controversa figura di Vladimir Putin. Grande burattonaio di crimini e orrori che punteggiano il romanzo e ideale nemesi degli investigatori è Gabor Morovia, una figura che emerge proprio dal passato di Rekke e che innesca con l’investigatore una spirale di sfide, provocazioni e ricordi che metteranno a dura prova l’equilibrio già di per sè precario dell’investigatore (condizionato da un consumo non controllato di vino e oppiacei) ma che al tempo stesso lo porteranno ad avere un’idea decisamente più chiara riguardo il proprio passato trovando quelle risposte che al tempo non aveva saputo darsi circa la morte della sua giovane fidanzata diversi anni addietro.

Se la prima parte del romanzo procede piuttosto lentamente, nella seconda Lagercrantz cambia decisamente marcia, sale di tono e in un crescendo di azione e colpi di scena semina indizi e disegna le traiettorie più corrette per condurre il lettore fino alla soluzione finale.

Claire sarà davvero ancora viva? E’ lei quella ritratta a Venezia in uno scatto fortuito? E se fosse lei come, dove e perchè si è nascosta per quattordici anni inscendando la sua scomparsa? Come fosse una partita a scacchi tra i buoni e i cattivi (gli scacchi del resto hanno un ruolo fondamentale nel corso della storia) anche in questo caso Micaela e Rekke sapranno arrivare a dare scacco matto ai cattivi anche se non tutti i tasselli sembrano andare al loro posto. 

Daniele Bonetti

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