Quante volte un apparente suicidio non è in realtà un suicidio? Nei libri gialli spesso: una trama classica per un poliziesco ma sempre interessante. Questo è proprio ciò che capita nell’ultimo romanzo di Pierre Martin “Madame Le Commissaire e la morte del capo della polizia”. Chi si è suicidato è Bastian, il capo della Polizia di Tolone e nonostante ci troviamo in Provenza dove il sole, i fiori, il frinire delle cicale rendono tutto più piacevole e tranquillo, qualcuno non crede a questa versione dei fatti e vuole analizzare meglio l’accaduto.
Lo scettico è Maurice Balancourt, ministro dell’interno, che da Parigi ingaggia direttamente Isabelle Bonnet, ex capo della squadra antiterrorismo di Parigi e ora Madame Le Commissaire a Fragolin, ridente paesino nei pressi del luogo del ritrovamento del corpo. Nonostante tra lei e il morto non corresse buon sangue Isabelle non può rifiutarsi di indagare cosa c’è dietro la sua morte.
Il caso è molto delicato e diversi sono anche gli ostacoli durante l’indagine. Isabelle scopre nel passato di Bastian un’attrice dai trascorsi non proprio cristallini e finisce per capire che la soluzione è più vicina a lei di quanto non creda. In questo viene aiutata anche dal leale quanto eccentrico Apollinaire, brigadiere dall’intelligenza brillante e dalla vivacità investigativa.
Terza di una serie con protagonista la Commissaria Bonnet, questa indagine è coinvolgente e si fa leggere tutta d’un fiato. È un piacere ritrovare l’eccentrica coppia costituita da Madame Le Commissarie e il suo schietto aiutante e vederli muovere, anche se non sempre con disinvoltura, tra lusso, omicidi e mondanità.
Così come è bello ritrovarsi a Fragolin, paesino immaginario ma molto credibile della reale regione francese della Provenza. Un posto tranquillo, diverso dalle caotiche località della Costa Azzurra affollate di turisti, dove si può assaporare il buon vivere tra natura e piaceri della vita.
E poi c’è lei, Isabelle, che non è certo un tipo facile però affascinante: alle spalle ha un vissuto complicato che ha dovuto lasciare per poter letteralmente continuare a vivere. Ora che vive in Provenza si potrebbe godere la tranquillità e il bel paesaggio ma non sempre ci riesce e spesso si fa coinvolgere in indagini complicate e super lavoro. Anche il suo coté sentimentale non fa sconti e le scelte romantiche tardano sempre ad arrivare.
A noi però piace così perché apprezziamo la sua determinazione ed ostinazione nel seguire anche le piste di investigazione più improbabili. Ci conquista quando Madame Le Commissaire insiste e non si scoraggia, quando tenta imprese impossibili e non dice mai di no alle ipotesi apparentemente bizzarre.
Decisamente una storia avvincente che combina suspence e savoir vivre dei bon vivants.
Come sempre, buona lettura!