Un brillante avvocato, Alessandro Gordiani, che esercita con soddisfazione la sua professione nel foro di Roma, ad un certo punto manifesta una crescente ma inesorabile insofferenza e disaffezione per tutto il mondo circostante e quindi non si limita ad abbandonare il suo lavoro, peraltro faticosamente avviato, ma prende le distanze anche dalla famiglia. Affida i suoi clienti a Roberto suo fratello. Si sposta in un piccolo paese della Sardegna, nella zona di Sassari. La vita marinara e agreste lo aiuta a ristabilire un suo equilibrio interiore e vivere in serenità la quotidianità. In realtà dopo un po’ le cose assumono un’altra piega. Rimarrà poco nel posto dove pensava di trovare riparo dallo stress. Un ragazzo, Sergio, muore durante una festa e lui si vedrà costretto, suo malgrado, a riprendere le vesti dismesse dell’avvocato.
Viene accusato un ragazzo, un certo Stefano Sanna detto Lisca, un giovane bassino, magro, con gli occhi marroni e i capelli neri. Luciano e Alessandro, una coppia che lui conosce da tempo, amici dell’accusato, lo contattano chiedendogli aiuto. Gordiani dovrà sfoderare le sue capacità cosi brillantemente espresse. Di fronte ad un quadro indiziario debole dove trova pochi elementi a favore dell’imputato e invece tante circostanze a sfavore, sarà invece molto abile a districarsi con abilità e maestria anche facendo riferimento a persone che conosce. Inoltre lui è un perfezionista. Per l’avvocato e il ragazzo in questione si tratta dell’ultima occasione, come fa testo il titolo del libro. Il ragazzo colpevole di essersi trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato. Per l’avvocato questa invece sarà un’occasione decisiva per riprendere in mano la sua vita.
L’autore ci consegna un bel giallo, un legal thriller avvincente. Michele Navarra si mostra abile nel descrivere le aule giudiziarie con tutti i suoi protagonisti e i comprimari senza annoiare e invogliando il lettore a seguire trama e accadimenti vari. Inoltre viene affrontato un argomento quanto meno attuale ai nostri giorni: il bullismo. Questa forma di violenza esplicita o subdola che un gruppo di persone esercita nei confronti di un individuo, che in quel momento si trova in una situazione di precarietà o fragilità personale. Un libro che sa coniugare quindi alla profondità di pensieri una scrittura veloce e accattivante rendendo il tutto piacevole.


