Le rare occasioni in cui è incapace di gestire la propria rabbia, Eva B si sfoga sparando. Ma questa volta sa bene che non basterebbero tutti i caricatori del mondo.
Lo ammetto. Alzo la mano e lo ammetto: non avevo mai letto nulla di Orso Tosco. E avevo fatto male perché la sua scrittura, il suo ritmo, il suo linguaggio sono potenti, avveniristici, a tratti stroboscopici. London voodoo non è un romanzo che si può leggere distrattamente in metro mentre la signora accanto pulisce il naso del pargoletto che scalcia, e neppure in una spiaggia assolata e semivuota perché la location stonerebbe con l’adrenalina che procura la lettura.
No. Sceglietevi un posto che sia tutto vostro e godetevi ogni pagina di questo singolarissimo romanzo.
Londra è funestata da omicidi e attentati e quando si comprende che non ci sono realmente serial killer o terroristi a fare da matrice il clima si fa incandescente e la paura serpeggia in ogni angolo della città. E questo è il primo, incredibile e sorprendente elemento della storia: il movente sociale. Essendo fondamentalmente un noir London voodoo affronta temi specifici ma li sconvolge e li trasmuta fino a farli diventare apocalittici. C’è una società impazzita e spietata che si ribella a sé stessa e compie stragi e semina morte. E allora c’è da indagare su questo. C’è da scandagliare sulle mutazioni e i cambiamenti di una collettività che si riscopre ancestrale, violenta e assassina.
La rabbia covata si trasforma in rancore che si trasforma in pazzia violenta che si trasforma in angelo della morte, come quelli apocalittici che arrivano da non si sa dove e mandati non si sa da chi.
In ogni caso tutto questo va fermato e affinché succeda certamente non c’è bisogno della solita squadra investigativa che va in giro a fare le domande ai vicini dei sospettati che solitamente si fingono sbalorditi, balbettando un “strano, salutava sempre”. No, qui c’è bisogno dell’artiglieria pesante. Ed ecco il secondo incredibile e originalissimo elemento del romanzo di Tosco: gli inquirenti, una squadra speciale, la Sezione, una sorta di accozzaglia borderline di elementi talmente singolari e fuori dagli schemi da farsi paura tra loro. E in particolare, la poliziotta messa a capo della squadra, Eva B, che sa che per vincere questa guerra ha bisogno di generali che spaccano, torturano e delinquono, perché nella giungla urbana che è diventata Londra bisogna essere stregoni della violenza e non possedere alcuna eco di qualità morale.
A metà strada tra Tarantino e Boyle, Orso Tosco confeziona un noir geniale che difficilmente i lettori potranno dimenticare una volta arrivati all’ultima pagina e aver chiuso il libro. Questa è Arte e non solo narrativa di genere e come tale va trattata: con stupore e delizia. Buona lettura.