Libri per ragazzi: La famiglia Sgraffignoni. La maledizione della gatta egizia – Anders Sparring


Anders Sparring
La famiglia Sgraffignoni. La maledizione della gatta egizia
Sinnos

Gli Sgraffignoni discendono più o meno direttamente dai Beffardelli (folletti toscani ladri domestici), pubblicati da Vallecchi nel 1966 e poi riediti come Sgraffignoli da Salani nel 1988 in forma di esseri miniaturizzati che vivono nelle fessure di vecchie case “sgraffignolando” quelle piccole cose che noi non troviamo più (aghi spille bottoni matite penne ecc.), da cui il film I rubacchiotti (1997). Gli Sgraffignoni invece sono umani con mascherina nera e divisa a righe bianche e nere orizzontali: nonna Ruby che la domenica evade di prigione per pranzare in famiglia, papà Mariolo, mamma Fia, la figlia (Crimin)Ale specializzata nel rubare caramelle, il fratellino Fausto onesto. Incaricato controvoglia di fare da palo, non sa fischiare (né dire bugie), così quando arriva Paul Iziotto gli chiede di insegnargli e il poliziotto gentilmente mostra come si fa, PFUIIIII!, così Ale può scappare col bottino. Più il cane Sbirro.

Nel negozio di oggetti vecchi Le Curiosità di Rosita, Ale (che si è riempita le tasche di cose sberluccicanti) e Fausto rompono una gatta di gesso di nome Bastet e scappano. Mamma Fia è molto preoccupata, non per il furto, ma per la terribile storia di nonno Freg Sgraffignoni, ladro internazionale che in Egitto rubò la gatta Bastet (custode della piramide del faraone Tutankà), che gli gettò una maledizione per cui non riuscì più a rubare, divenne onesto e addirittura un poliziotto terrore dei criminali.

Anche Ale diventa onesta e Fausto bugiardo. Ma un foglietto ingiallito trovato dentro la gatta rotta spiega come liberarsi della maledizione. Segue una avvincente caccia al tesoro da un indizio all’altro: l’inchiostro simpatico, una vecchia fotografia, la montagna delle scimmie, uno scrigno che contiene una statua di gatta ma d’oro, la chiave per aprirlo, il punto dove l’aveva sotterrato proprio Greg Sgraffignoni, contenente…Alla fine, sfatato il sortilegio, Ale torna criminale pronta a nuove ruberie e Fausto impara a fischiare. Una storia ingenua, semplice e scorrevole, giocata sull’esagerazione e l’assurdità, ma sempre divertente, per bambini/e che hanno cominciato a leggere con sicurezza e sono disposti a continuare.
Da 7 anni

Fernando Rotondo 

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