
F. Altieri, J. Carioli e L. Mattia, G. Sgardoli
Delitti per Halloween
Piemme
In prossimità di Halloween, la tradizionale festa di origine pagana invisa alla Chiesa – e non si capisce perché dato che “dolcetto o scherzetto” è un gioco innocente che piace molto ai bambini in costumi e maschere da Zorro o Batman, da strega o fata – opportunamente la benemerita collana Giallo e Nero ha pensato di accompagnare la festa raccogliendo in unico volume tre “gialli da brivido”, come sono presentati, che permettono ai ragazzi più grandi di immergersi nelle acque torbide del delitto e connettere le sinapsi delle “celluline grigie” care a Poirot. Tre gialli d’autore per trame, personaggi, ambientazioni e stile narrativo.
Il più ortodosso secondo le partizioni di genere – e anche il più bello secondo chi scrive – è Mistero sul set di Janna Carioli e Luisa Mattia, una coppia molto affiatata. Mentre si gira Vacanze romane, il celebre film con Audrey Hepburn e Gregory Peck, sparisce un preziosissimo gioiello che doveva ornare l’abito della principessa inglese e viene incolpata la sedicenne Flora che aiuta la zia truccatrice. Ma Louis, aiutante della zia sarta, e Vittorio, che distribuisce i cestini alla troupe, entrambi innamorati della ragazza, indagano per scagionarla e trovare il colpevole. Vittorio, borgataro intraprendente, convince Flora a ricorrere ai suoi amici di quartiere – “gente perbene, rubano, non ammazzano” – che forniscono informazioni, testimonianze e indizi utili per trovare le prove e risolvere il caso.
L’ambientazione del precedente romanzo è la Roma degli anni ’50 del secolo scorso, mentre quello di Guido Sgardoli, Morto che parla, risale agli anni ’70 in un paese di provincia. Se fosse un giallo scritto per adulti si potrebbe dire che è un cosy crime, secondo la definizione dei sottogeneri, ma trattandosi di un libro per ragazzi è più giusto parlare di giallo umoristico. Il tredicenne Guido ha un padre che fa il becchino e “accomodatore” di salme, la madre parla con i morti durante le sedute spiritiche, la sorellina Alice prevede catastrofi, lui con l’amico Andrea deve fare i conti con il fantasma di Straocchio (c’entrano per caso con la sua morte?). Più che paura, fa ridere.
Last but not least, siamo a Lucca nel 1903. Black Folgoldo l’investigatore che non esisteva di Fabrizio Altieri è un detective argentino a cavallo con fucile e chitarra nato dalla fantasia di Claudio, un ragazzino la cui madre Nadia è accusata dell’omicidio del caporeparto della Manifattura Tabacchi dove lavora come sigarettaia, ma è innocente. Le prove le troverà l’investigatore che non esiste. L’autore si diverte e diverte in un gioco tra realtà e fantasia.
Da 11 anni