Anche Dio ha smesso di lacrimare. Le sue sono finite nella nuova droga inventata non si sa da chi e chiamata appunto le lacrime di Dio. Uno schifo sintetico che sta facendo tante vittime. Soprattutto tra i giovani e i giovanissimi visto che viene spacciata nelle discoteche. Arrivata sul mercato da poco tempo, le lacrime di Dio viene spacciata in boccette di liquido da utilizzare con le sigarette elettroniche.
Morti su morti in nome del maledetto business che avvelena vita e distrugge esistenze.
Alla vice questora Valeria Primavera, single per scelta, nativa di Bologna e in servizio al commissario di Marsala, giunta alla fine di una carriera mediocre, mancano soltanto sei giorni alla pensione, ma nonostante ciò si ritrova di turno il giorno di Natale con l’ispettore Cangemi e si passa il tempo facendo parole crociate.
Tra una cosa e l’altra contemplare con amarezza le vittime di quella maledetta droga, le lacrime di Dio e si sofferma sul nome di Rosa Schirò, trentanovenne separata. Una vittima fuori target, ritrovata cadavere a casa sua, proprio a causa della nuova droga.
La mattinata di Natale sarà interrotta dall’arrivo di Simone che denuncerà un episodio difficile da credersi, la scomparsa della sua ragazza e della madre di lei, con cui aveva cenato la sera prima nella loro casa a Marsala, di fronte lo Stagnone e le sue isole.
La cena della vigilia si era ritrovato in casa di Andrea Veronesi, presidente della filiale italiana di Could News, canale satellitare di notizie con il trend di crescita più elevato negli ultimi cinque anni, insieme a sua moglie, Anna, ovvero i genitori di Martina, la sua ragazza, laureanda in Bioingegneria.
Simone, esperto di informatica, lavora a Parigi da un paio d’anni. L’atmosfera è quella natalizia e, ovviamente, ci sono i regali sotto l’albero.
Si decide però di comune accordo di rinviarne l’apertura al giorno seguente, dopo il pranzo di Natale. Ma al suo risveglio, la mattina di Natale, Anna e Martina sono scomparse ed Andrea ritroverà sotto l’albero soltanto un pacco con dentro un cellulare che contiene un filmato che si auto cancella dopo la visione, una foto, una pistola, dei guanti. Dovrà uccidere un uomo e svuotare una cassaforte se vorrà ritrovare le sue donne che qualcuno ha rapito. Due giorni di tempo per eseguire. Poi sarà troppo tardi.
Un Natale da incubo per Andrea Veronesi e per la vice questora Valeria Primaverà che raccoglie la denuncia di Simone. Un caso allucinante, difficile perfino da credere sia veramente accaduto, se solo non fosse per…
Basta con la trama, credo che a questo punto i lettori siano già stati incuriositi a sufficienza per volerne sapere di più. E non se ne pentiranno nel leggere questo agevole romanzo dalla scrittura adrenalinica firmato da un autore esperto Fabio Mundadori che sa come padroneggiare una materia in cui la sfida col lettore è sempre tenuta ad alti livelli dalla sua abilità narrativa e dall’essenzialità descrittiva.
E se vi state chiedendo cosa c’entri la droga sintetica le lacrime di Dio col rapimento di Anna e Martina e con la morte di Rosa Schirò non vi resta che lasciarvi trascinare in questo thriller che vi terrà incollati alle pagine.