Cocco & Magella – La sposa nel lago



Cocco & Magella
Cocco & Magella
Marsilio
Compralo su Compralo su Amazon

Non sono molte le coppie di autori che scrivono, più o meno, a quattro mani e tantomeno in Italia, tra queste come non citare i celeberrimi Fruttero & Lucentini? Di questi, i nostri, Cocco & Magella hanno scelto l’identico genere, il giallo (non il thriller, non quelle spietate cacce al seriale tanto care alla Fiction Made in U.S.A.), proprio quello classico, nel quale c’è un morto – alle volte due o più – e l’investigatore incaricato delle indagini si avvale delle nuove tecnologie ma senza eccedere, affidandosi per la soluzione del caso spesso soprattutto al suo intuito.
Il quinto romanzo della serie che ha per protagonista il commissario Stefania Valenti, La sposa nel lago, si svolge come sempre sulle rive del lago di Como. Luoghi e paesaggi non sono secondari, rappresentano anzi, grazie alle loro atmosfere, uno dei punti di forza di questi autori, entrambi lombardi ma soprattutto tutti e due grandi amanti delle suggestioni del Lario.
Ed è a poche decine di metri dalle sue sponde che in una tranquilla mattina di fine inverno viene scoperto il corpo di un clochard. Il pover’uomo ha il cranio fracassato, ma tutto fa pensare che sia caduto e che quindi si tratti soltanto di un incidente.
Il commissario Valente però preferisce fare un sopralluogo di persona per accertarsi che nulla venga trascurato. E il primo campanello d’allarme difatti arriva dalla verifica del medico legale che espone le sue perplessità: l’uomo non è morto nel luogo dov’è stato trovato, ma vi è stato trascinato. E può una persona con una simile lesione trascinarsi per metri e metri?
È l’incipit di un nuovo caso per Stefania Valente che dovrà convincere il commissario capo e il magistrato della necessità di aprire un’indagine, anche se si tratta soltanto della morte di un “barbone”.
La metodica per la ricerca del colpevole si muove parallela all’identificazione della vittima, ma in poche ore il lavoro del commissario e della sua squadra subisce una battuta d’arresto. La ragione? Una morta “eccellente”, una giovane emersa dalle acqua del lago, a pochi metri da un’abbazia. Il luogo dove è stato avvistato il cadavere della donna non è di competenza della Valenti e dei suoi uomini, e, almeno in un primo momento se ne sono occupati i colleghi di Lecco. Ma con il procedere dell’inchiesta si sono scoperte tracce della presenza della giovane nella villetta del suo “presunto” amante, e detta villa è in territorio comasco.
Così, conferendogli l’incarico, il suo superiore le dice, riguardo il crimine del “barbone”: «Facciamo il minimo indispensabile.»
Un ordine difficile da mettere in pratica per chi interpreta il suo lavoro non come un mestiere come un altro, e difatti Stefania Valenti decide di portare avanti entrambe le indagini, con il medesimo impegno. Durante le ricerche sulla vita della giovane, si scopre che era rimasta incinta. E di chi? E che fine ha fatto quel bambino? Oppure non c’era stato nessun parto ma solo un’interruzione per quella gravidanza indesiderata?
E il cosiddetto “barbone”, che frequentava la biblioteca, e dispensava consigli colti, rivelando un passato molto diverso, come mai si era ridotto a quel modo? Possibile che nessun parente ne avesse denunciata la scomparsa? Con lo scorrere delle pagine i misteri, cui si trova a cercare una soluzione il commissario, invece di sciogliersi sembrano infittirsi; fino al colpo di scena centrale che stabilisce un legame fino a quel momento impensabile tra le due vittime… E in questo modo la storia “gialla” non manca di intrigare e avvincere anche il lettore più navigato, che resterà incerto sulla soluzione almeno fino alle ultime pagine, e per questo genere non è poco!
Inoltre, la caccia ai colpevoli si svolge nei luoghi cari a Cocco & Magella, che con la loro consueta esperienza (e amore), conducono il lettore a conoscere angoli particolari e preziosi, spesso sconosciuti dal turismo scappa–e–fuggi cui siamo abituati.

Flaminia P. Mancinelli

Potrebbero interessarti anche...