La bandita – Enrico Camanni



Enrico Camanni
La bandita
Mondadori
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 All’ombra del Monte Bianco si dipana questa storia di fuga e ricerca che si svolge nel 1993, anno segnato in Italia da gravi attentati e stragi di stampo mafioso.

 Vittima di soprusi l’infermiera Sara si ribella con violenza e prova ad inventarsi una nuova vita, ma ognuno è quello che è, sembra volerci dire l’autore, e se la tua vocazione è soccorrere il prossimo non riesci a sottrarti nemmeno volendo, nemmeno quando forse sarebbe il caso. 

 In parallelo corre la storia di Nanni, cittadino prestato alla montagna, di professione guida e soccorritore alpino. Innamorato dei monti, di Clara e del suo lavoro, Nanni insegue con insistenza e ostinazione una traccia labile come una chimera, simbolo della quale è una vecchia auto color amaranto abbandonata. 

 Camanni dipinge i suoi personaggi, che non sono pochi, con tratti realistici, dando spazio alle loro emozioni e stravaganze, senza però indulgere troppo nelle spiegazioni possibili dei loro turbamenti e comportamenti. Semplicemente le butta lì, come parte dei personaggi e lascia a noi l’eventuale indagine psicologica. I protagonisti di questa storia in fondo sono tutti un po’ strani, proprio come succede nel mondo reale, in cui ognuno di noi ha le sue bizzarrie. 

 La vicenda si snoda lentamente, si potrebbe dire con “passo da montagna”, ampliandosi in descrizioni di luoghi e situazioni di vita dei vari personaggi, senza però risultare noiosa grazie anche a una scrittura semplice e attuale. L’epilogo annunciato, forse un po’ troppo buonista, riserva comunque qualche sorpresa. 

 Al lettore dispiacerà lasciare Nanni, che nel corso della storia diventa quasi un’amico fidato seppur singolare, può però sperare di incappare prossimamente in una sua nuova avventura, visto che questo è il terzo romanzo di cui è protagonista.

Michela Bellini

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