Stella, a dispetto del nome, non ha una vita che brilla, anzi. La sua esistenza è stata problematica sin dall’infanzia. E ora, trentenne, sta uscendo da una convivenza diventata routine, senza luci. Mentre guida sulla costa ligure e sta facendo un bilancio del proprio passato è vittima di un incidente da parte di un suv che la tampona. Per fortuna i danni sono lievi, ma la proprietaria del suv, Irene, vuole accompagnarla al Pronto Soccorso per accertare che non abbia subito traumi, tanto più che il marito, Milan, lavora lì come medico. E così inizia un nuovo capitolo nella storia di Stella. Irene e Milan la avvolgono in una tela a cui non riesce a sottrarsi. Irene è fragile e bisognosa di un’amica a cui appoggiarsi, Milan invece ha una personalità ambigua e un fascino a cui Stella non resiste. Il vortice di eventi in rapida sequenza porterà Stella sull’orlo del baratro fisico e psichico e solo la morte sembrerebbe essere la soluzione in grado di liberarla.
Stella, Irene e Milan sono i tre protagonisti, le anime inquiete attorno a cui si avvolge tutta la narrazione: Stella, con la sua infanzia difficile, il suo bisogno di affetto e sicurezza che le rende una facile preda; Irene, donna scissa tra un’apparente sicurezza e una profonda instabilità; Milan, il bel tenebroso che fino alla fine riesce a celare i suoi segreti oscuri.
Siamo in presenza di un thriller psicologico che scava nei più profondi recessi dell’animo umano, scendendo fino al punto di non ritorno popolato da riti magici ancestrali dove la ragione è annientata e quel che resta è solo istinto e ferocia animalesca. Milan è il perfetto seduttore, inquietante e rassicurante allo stesso tempo, che lascia il lettore e Stella nel dubbio fino all’ultimo.
C’è poi un altro protagonista, a dire il vero non troppo nascosto e che si rivela forse essere il più importante: il Male. Cos’è il Male? È la malattia, fisica o mentale, è un qualcosa da combattere dentro di noi quotidianamente, celato sotto mille sembianze diverse. È il disagio, è la depressione, è il tumore o una malattia autoimmune, è tutto ciò che ci divora da dentro e che vorrebbe mettere un brusco freno alla nostra vita. In questo senso Stella, Irene e Milan sono tre volti e tre diverse declinazioni del Male e delle sue molteplici forme. Uscire dall’impedimento e dall’inerzia, farsi forza e ribellarsi all’energia oscura che si è impossessata di lei è l’imperativo di Stella che dopo essere sprofondata nell’abisso del Male deve cercare di riemergere superando paure e dolore perché l’altra unica alternativa è lasciarsi andare e annegare nel grande mare della disperazione.
Pur essendo stato scritto a quattro mani, il romanzo presenta un’unica voce e la storia della protagonista riesce a mantenere sulle pagine il lettore in attesa della risoluzione finale.
Io sono il male – Andrea Cavaletto e Lisa Zanardo
Cristina Bruno