Milano Nera ha il piacere di intervistare Friedrich Ani in occasione dell’uscita in Italia del suo nuovo romanzo Il giorno senza nome – un’indagine di Jakob Franck Emons edizioni, titolo che abbiamo recensito qui http://www.milanonera.com/giorno-senza-nome/
Qui la sinossi ufficiale: “Durante il suo lungo servizio, il capo detective Jakob Franck si è sempre offerto di informare i parenti della morte dei loro cari. Un compito che ha portato avanti stoicamente, con umiltà e tatto. Una notte di tanti anni prima rimase accanto alla madre di una diciassettenne suicida, abbracciandola in silenzio fino all’alba. In pensione da pochi mesi viene ora contattato da Ludwig Winther, padre della ragazza. Dopo vent’anni, Winther ancora non crede al risultato delle indagini. Anzi, non ha dubbi, Esther è stata uccisa. Per far luce su quella morte, Jakob Franck si affaccerà sulla vita di Esther, e userà un suo metodo molto particolare, una completa immedesimazione nell’altro, che gli permette di sentirne il pensiero e le paure.”
Innanzitutto, la ringraziamo per la sua disponibilità.
Quali sono i suoi maestri di scrittura?
Gli autori dai quali ho cercato di imparare qualcosa, sono Samuel Beckett, Franz Kafka, Georges Simenon, Cornell Woolrich, Derek Raymond e molti altri. Uno scrittore può imparare qualcosa da tutti, anche se sono testi lontanissimi da quello che uno vorrebbe o potrebbe scrivere.
Lei ha lavorato per la radio, per il teatro, per la TV e si è occupato di cronaca giudiziaria. Quanto e come questi differenti tipi di scrittura hanno influito nella stesura dei suoi romanzi?
Credo che tutti questi lavori mia abbiano aiutato ad imparare il mio mestiere, studiare delle tecniche e capire, qual è il metodo migliore per le mie storie.
La letteratura è solo intrattenimento?
Questa è una domanda molto insolita. La letteratura non dovrebbe servire solo come intrattenimento, ma costituire una sfida, sconcertare, irritare, rovesciare il proprio modo di pensare e contribuire a riscoprire le proprie emozioni. Ma se diverte anche, questo non guasta certamente.
Vuole presentare Jakob Franck a coloro che non hanno letto Il giorno senza nome?
Franck è un ex dirigente della sessione omicidi che aveva il compito di portare la notizia della morte ai famigliari, uno dei compiti più difficili per un commissario. Franck è un lavoratore molto determinato e preciso, pieno di pietas per le vittime, uno che dimentica mai i morti. Anche da pensionato continua ad assolvere questo difficile compito volonariamente e questo lo porta a essere coinvolto nei casi nuovi. È divorziato ma continua a vedere la sua ex moglie e loro si amano ancora.
Lei ha creato anche una serie di romanzi con protagonista Tabor Süden. Cosa accadrebbe se incontrasse Jakob Franck? Di cosa parlerebbero, andrebbero d’accordo? Ora che i due si sono conosciuti, li vedremo mai insieme in un romanzo?
Posso rispondere a queste due domande con un´unica risposta: Sto lavorando a un romanzo dove compaiono tutti e tre i miei commissari: Tabor Süden, Polonius Fischer (un ex-monaco che lavora al commissariato) e Jakob Franck. È un´idea nuovissima per la scena dei gialli tedeschi e doveva essere una sorpresa, ma ormai la notizia si è sparsa …
Dell’Italia le piacciono solo i liquori e le specialità gastronomiche?
Quando sono in Italia, il mio cuore si schiarisce. Questo avviene da quando ero bambino, e non cambierà mai.
Attualmente sta lavorando a quali progetti e avremo la fortuna di leggerli in Italia?
Spero tanto che possano uscire ancora molti dei miei libri in Italiano. Per me è un grande onore essere letto in questa meravigliosa lingua!
Grazie Friedrich Ani a e buona scrittura!