E’ in libreria da poco la seconda avventura della strana coppia di investigatori Conkaffey Pharrel, che abbiamo conosciuto ed amato nell’ottimo “Il buio non fa rumore”, dove abbiamo letto come la vita normale del poliziotto Ted ci ha messo un attimo ad andare a rotoli per una coincidenza maledetta che gli ha sconvolto l’esistenza.
Ted si è rifugiato a Crimson Lake, nel cuore più lontano dell’Australia, tra paludi e coccodrilli, illudendosi di poter essere dimenticato da tutti.
E lì ha incontrato Amanda Pharrel, distopica ed intelligente investigatrice privata, anche lei con un passato da dimenticare, che lo ha assunto nella sua agenzia.
Insieme hanno risolto un complicato caso di omicidio, hanno cercato di mettere ordine nelle loro vite, hanno incontrato amici e nemici ed in qualche modo Ted ha ripreso un’esistenza normale, complice una famiglia di oche che ha salvato da morte sicura e che poi ha adottato.
Ma il passato ritorna, in questo caso nelle vesti del padre della piccola Claire, del cui stupro e tentato omicidio proprio Ted era stato accusato. E’ un uomo disperato, convinto che sia Ted il colpevole e vuole fargliela pagare.
Così, se il poliziotto vuole salvarsi e mettere insieme finalmente i cocci della sua vita, deve trovare il vero responsabile dell’aggressione a Claire; tutto ciò mentre, insieme ad Amanda, sta indagando su un duplice omicidio commesso in una bettola del paese.
La struttura narrativa, come abbiamo imparato dal primo romanzo, si svolge su due binari, uno comune che riguarda il lavoro dell’agenzia investigativa, uno personale che tocca i detective.
L’altra volta è stata raccontata la storia di Amanda, adesso seguiremo Ted percorrere a ritroso il suo recente passato, a caccia di tutti gli indizi che potrebbero dimostrare la sua innocenza e salvargli la vita dalla furia vendicativa di Dale Bingley.
Seguiremo Ted che, in modo vertiginoso, volerà tra Sidney e Crimson, che condurrà di pari passo le due indagini, la sua personale e quella dell’agenzia; incontreremo personaggi equivoci che lo accompagneranno nella ricerca del suo passato; lo osserveremo mentre, tenero e dolente, per pochi attimi, accarezzerà la testolina dell’amata figlioletta che ha appena visto nascere e poi ha dovuto lasciare a causa di tutti guai giudiziari nei quali è stato coinvolto.
Non avremo un attimo di tregua leggendo questo libro, gli eventi, i personaggi si muoveranno velocemente in un caleidoscopio che continuamente ruota, lasciando senza fiato chi prova a seguirlo.
Ed alla fine saremo d’accordo con il mantra che pervade l’intera storia “perdonare è bene. Vendicarsi è meglio.”
Ancora una volta Candice Fox con questo romanzo, per l’Italia edito da Piemme, ha indovinato come attrarre i lettori, come farli partecipare quasi in prima persona, descrivendo luoghi e personaggi molto bene; abbattendo quella che per il teatro è la quarta parete, con lo stesso Ted io narrante, dando così maggiore incisività e forza al racconto e dando a chi legge il ruolo attivo di testimone.
A questo punto non può che farci piacere sapere che da questi romanzi sarà tratta una serie televisiva, che speriamo sarà presto trasmessa anche da noi.
